«Un’eventuale sconfitta si ripercuoterà sulle regionali, ma vinceremo» – .

«Un’eventuale sconfitta si ripercuoterà sulle regionali, ma vinceremo» – .
«Un’eventuale sconfitta si ripercuoterà sulle regionali, ma vinceremo» – .
Franco Zaffini

di Maurizio Troccoli

A pochi giorni dalla finale delle elezioni amministrative di Perugia e dopo l’inchiesta di Fanpage sui giovani iscritti a Fratelli d’Italia, che inneggiavano ai simboli fascisti, il senatore Franco Zaffini rilancia il tema del radicalismo: «I soggetti censiti in quell’inchiesta – dice – sono proprio degli imbecilli, ma non vedo alcuna differenza con il pugno chiuso della candidata sindaco di Perugia Vittoria Ferdinandi”.

Ti aspettavi il voto?

SÌ. Tuttavia, sono rimasto sorpreso dal sostanziale pareggio. L’elezione è stata polarizzata tra i due candidati, con una sostanziale incoerenza tra gli outsider. In politica, purtroppo, oggi, quello che conta non sono dieci anni di buon governo, ma due mesi di comunicazione.

Come andrà lo scrutinio?

I perugini sono consapevoli del pericolo di un’amministrazione degli inconsapevoli. Ferdinandi è una ragazza in gamba, le do il merito di aver dato tutto in questa campagna elettorale, ma dice cose che dimostrano la sua inconsapevolezza nei confronti del governo di una città complessa che deve tornare al centro dell’Italia e non può permettersi salti nel buio .

Cosa non ti piace del programma di Ferdinandi e cosa ti piace di quello di Scoccia?

Ferdinandi ha un campionario copioso di buone intenzioni, a meno di non considerare l’ascolto come un’azione programmatica. Diciamo che il reparto notturno mi fa tenerezza. Quella di Scoccia è concreta, qualche esempio per tutti: la risoluzione del nodo di Perugia e della Brt, che collega una parte della città disconnessa dai sistemi di trasporto, soprattutto dopo il guasto del minimetro.

Cosa faresti con la miniera??

Ciò che è stato fatto in precedenza non verrà smantellato. Si aggiusta da solo. Come è stato fatto con il bilancio del Comune di Perugia. La miniera deve costare meno e lavorare di più. Vuol dire essere meglio collegati agli altri sistemi di trasporto della città.

Si giocherà la carta Meloni a Perugia per quest’ultima parte di campagna elettorale?

Ci stiamo provando ma ritengo il compito impossibile. Avete concentrato molte energie sul G7 che ha dato ottimi risultati, e l’ordine del giorno è stato tutto rimandato a dopo il G7, abbiamo la conferma che siete molto amati a Perugia ma penso che lo faremo con le nostre forze

Che ripercussioni avrà sulle elezioni regionali un’eventuale sconfitta del centrodestra a Perugia?

In termini numerici assisteremo ad un sostanziale pareggio. Cioè, non ci sarà un divario di 20 punti percentuali. Sul piano narrativo e metafisico della politica non posso negare che sarebbe un problema da affrontare in vista della sfida delle elezioni regionali.

Cosa pensa del risultato ottenuto dal suo partito e dal suo candidato Giambartolomei?

Come segretario regionale non ho mai sostenuto singoli candidati e ho sempre sconsigliato a tutti di farlo. Poi chi sceglierà di farlo sarà un problema suo. Matteo è un mio collaboratore, apprezzo le sue doti di concretezza e impegno e avevo voglia di spendere un po’ di energie per lui. Ma il merito va a lui. Il risultato del partito è in linea con il dato nazionale. Naturalmente, le elezioni europee restituiscono un voto più libero dai vincoli legittimi che sempre esistono nelle elezioni amministrative. Mi dispiace però per comuni come Montefalco e Marsicano dove credo sia stata ben gestita.

Ha parlato di Ferdinandi come di un estremista e lo ha fatto a pochi giorni dall’inchiesta di Fanpage sui giovani estremisti presenti nel suo partito. Non ti sembra una forzatura?

Fanpage non è delle più obiettive, tuttavia i soggetti fotografati e registrati sono solo poveri idioti e idioti, per i quali non provo altro sentimento se non quello del dispiacere. Mi dispiace per loro. Non ho difficoltà a sconfessarli e dire che se mi capitano a tiro gli do un bello schiaffo come farebbe un buon padre di famiglia con un figlio che sbaglia. Permettetemi però un parallelo con Ferdinandi che canta Che Guevara con il pugno chiuso e la stella vicino al Rolex. Non vedo alcuna differenza tra un braccio teso e un pugno chiuso. Sono mostri del passato che non vengono elogiati. Non basta dire che il comunismo sovietico non ci apparteneva. Anche il nostro comunismo si è macchiato di crimini, basti ricordare la notte della Repubblica con le Brigate Rosse. Diciamo che lì ci sono militanti giovani, qui abbiamo sotto mano una candidata sindaco che si presenta con il sole del futuro.

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