Morì all’età di quattro anni a Migliarino, madre senza colpa La Nuova Ferrara – .

Morì all’età di quattro anni a Migliarino, madre senza colpa La Nuova Ferrara – .
Morì all’età di quattro anni a Migliarino, madre senza colpa La Nuova Ferrara – .

Migliarino Il tempo è la chiave. Ne ha speso troppo poco Maxssimiliano Grandi su questa terra. Bastò davvero poco perché, una volta entrato in piscina, l’acqua gli invase i polmoni e lo portò via, senza che nessuno se ne accorga, né la madre né gli altri sono presenti quel pomeriggio del 12 luglio 2020 all’agriturismo Ca Laura di Mesola. Un tempo talmente breve che per il giudice del tribunale di Ferrara Giovanni Solinas, la signora Veronica Romanelli non può essere ritenuta responsabile dell’accaduto. morte di suo figlio.

Le ragioni dell’assoluzione di Romanelli dall’accusa di omicidio colposo sono dovute alla mancata adeguata vigilanza del figlio Maxsimiliano, che aveva solo 4 anni quando perse la vita in un giorno d’estate. Venti pagine in cui il giudice Solinas spiega perché è probabile, sulla base delle testimonianze e delle conclusioni dei medici legali sia della procura (pubblico ministero Stefano Longhi) che della difesa (avvocato Gianni Ricciuti), ritenere che la morte di Maxsimiliano sia avvenuta nell’immediato circa un minuto, poco più: tanto è passato dal suo allontanandosi dal letto con la madre fino al suo arrivo, inaspettato, nella grande piscina del casale, e al suo ingresso in acqua, probabilmente fortuito e decisamente fatale. La sua morte probabilmente avvenne in circa 50 secondi, perché bambino di quell’età non ne ha i mezzi e le capacità fisiche e conoscenze per implementare contromisure efficaci.

Un tempo così breve, si disse, che nessuna delle quindici persone che si trovavano all’interno della piscina, molti dei quali genitori altri bambinii, né gli altri presenti fuori dall’acqua, né il dirigente che comunque ha svolto un’attività di sorveglianza (benché non ordinata e non idonea, e per questo condannata) si sono accorti di nulla se non che le cose erano ormai definitivamente compromesse. Quindi si può incolpare una madre per una distrazione così breve? «Constatando l’astratta violazione della regola cautelare della continua e assidua vigilanza da parte della madre sul minore – si legge nella sentenza – il Giudice ritiene che, considerata la concreta situazione in cui si è venuta a trovare l’imputata, Morte per annegamento del bambino non era prevedibile, nel caso di mancata sorveglianza anche per un solo minuto di tempo, trattandosi, a giudizio del Giudice, di un evento imprevedibile e concretamente eccezionale, considerata anche l’estrema repentinità della morte per annegamento del bambino” . E se è vero che la Corte Suprema ha stabilito che tre minuti di “distrazione” bastano perché un genitore è colpevole in una situazione simile, qui, nota il giudice, si parla di «circa tre volte meno tempo». E inoltre, scrive il giudice, non è stato dimostrato che un i fosse possibileintervento salvificoessendo stato l’evento di morte “fulmineo”.

 
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