Asti Teatro interroga la morte con la prosa di Serena Balivo per la drammaturgia e la regia di Mariano Dammacco – Lavocediasti.it – .

Asti Teatro interroga la morte con la prosa di Serena Balivo per la drammaturgia e la regia di Mariano Dammacco – Lavocediasti.it – .
Asti Teatro interroga la morte con la prosa di Serena Balivo per la drammaturgia e la regia di Mariano Dammacco – Lavocediasti.it – .

Seconda settimana di appuntamenti per AstiTeatrolo storico festival teatrale nazionale ed internazionale, giunto alla quarantaseiesima edizione per la direzione artistica Mario Nosengo, in collaborazione con Eugenio Fea.

“AstiTeatro spegne 46 candeline ma mantiene la freschezza, la curiosità e l’entusiasmo degli esordi – spiegano Maurizio Raserosindaco della Città di Asti, e Paride CandelaresiAssessore alla Cultura: – Il cuore resta la drammaturgia contemporanea, con importanti titoli nazionali e internazionali, ma c’è spazio anche per musical, “stand-up comedy” e contaminazioni, tra danza, circo, musica e realtà virtuale. Un festival diffuso, con nuovi luoghi e prossime tappe a partire già da maggio. Importante è anche lo spazio dato ai laboratori per i giovani talenti e alle realtà locali, un valore aggiunto che contribuisce all’attrattività di uno dei festival più longevi in ​​Italia, con un programma pensato per tutti”.

Stasera, alle 19.30 al Diavolo Rosso, andrà in scena “Mi spiace scrivervi ma non resisto.” Teatro musicale con Gaspare Del Vecchio, Ksenjia Martinovic, Valeria Perdonò; elaborazione drammaturgica e scenica di Ksenjia Martinovic e Valeria Perdonò, arrangiamenti musicali di Giacomo Zorzi. Una produzione Il Menu della Poesia

In un viaggio tra musica e parole, tra corrispondenza e poesie d’amore, più o meno oscene e proibite, e attraversando vari generi musicali dal jazz anni ’50 al pop moderno, proveremo a raccontare che l’amore è amore e basta. Anche se clandestino. E che scriverlo, a volte, non fa altro che renderlo più forte, anche quando ci sembra di non poter resistere.

Il Menu della Poesia è un format nato per diffondere il teatro e la cultura in luoghi e contesti non convenzionali, per nutrire l’anima e l’intelletto, e smentire chi ancora dice che “con la cultura non si mangia”. Veri e propri menù con poesie come fossero cibo, e attrici e attori vestiti da eleganti camerieri che “servono” le poesie, cioè le recitano su richiesta. Il pubblico sceglie, gli artisti agiscono e il gioco ha inizio, in performance che diventano esperienza culinaria, artistica e umana.

Alle 22, nel Cortile Michelerio, appuntamento con la prima regionale di “La morte o il pranzo della domenica”. Uno spettacolo con Serena Balivo, ideato, drammaturgico e diretto da Mariano Dammacco; produzione Compagnia Diaghilev con il sostegno di Spazio Franco

Serena Balivo interpreta una donna che ogni domenica va a pranzo a casa dei suoi genitori. I due hanno più di novant’anni e, pur godendo di buona salute fisica e mentale, sono consapevoli che presto dovranno affrontare la morte e l’ignoto, il nulla forse o forse un’altra vita, e quindi non parlano d’altro.

Lo spettacolo propone l’incontro con il pensiero della morte, con domande che per noi umani non hanno risposta e ci conduce attraverso i territori dei più grandi tabù della nostra cultura, con poesia e umorismo, da scoprire e riscoprire, tra storie minimali e visioni grottesche. , la bellezza della vita stessa, la forza dell’amore tra genitori e figli e l’esperienza di lasciare i propri cari.

Segnaliamo che lo spettacolo “carMən” del 19 giugno è esaurito.

Eventi collaterali

Fino al 29 giugno dalle 16 alle 18.30 foyer Spazio Kor INGRESSO LIBERO

Punto e virgola

Mostra fotografica sul tema dei disturbi alimentari a cura di Sara Castiglioni

Una riflessione non tanto sulla sofferenza del corpo, quanto piuttosto sull’angoscia per il cibo, che diventa pensiero ossessivo, invadendo la mente e ogni ambito della vita. Il processo di trattamento è lungo e complesso, ma guarisce. Dopo un’esperienza traumatica e profonda, come quella di attraversare un disturbo alimentare, non è possibile esprimere un punto: è infatti necessario portare con sé gli insegnamenti dell’esperienza vissuta. E nemmeno una semplice virgola, perché con la guarigione inizia un nuovo capitolo.

E poi: punto e virgola.

Osteria del Gat Rustì

IL Il Comitato Palio Rione San Paolo torna al Teatro di Asti con la tradizionale apertura del Vineria del Gat Rustì. L’atteso evento, fortemente radicato nella tradizione cittadina, avrà luogo quest’anno dal 14 al 29 giugno nei suggestivi locali di Via Bonzanigo.

Ogni sera proporrà un menù diverso, accompagnato da una gustosa selezione di bruschette, prelibatezze e dolci fatti in casa. I sapori autentici e la calda accoglienza faranno della Vineria del Gat Rustì una tappa imperdibile per gli amanti della buona tavola e delle antiche tradizioni astigiane.

Informazione

Biglietti: 12 euro; ridotto 10 euro per over 65, soci Spazio Kor, Biblioteca Astense, Trenitalia, FAI e Museum Pass; Ridotto 5 euro per operatori e Under 25. Ad eccezione degli spettacoli La tecnica della mummia, Un po’ di gossip, Scusate se vi scrivo, Sono invisibile, Stanno tutti bene ma non benissimo, Pieni come un uovo: 10 euro, 5 euro ridotti esclusivamente per operatori e Under 25. Abbonamento a 5 spettacoli (a scelta tra tutti): 40 euro Visite teatrali “Oltre il sipario” al Teatro Alfieri (non soggette ad abbonamento): 10 euro, 5 euro ridotto esclusivamente per operatori e Under 25 (max 30 spettatori) .

Flux: biglietto unico 5 euro (non abbonamento)

Info e prenotazioni 0141.399057 – 0141.399040. www.astiteatro.it , www.bigliettoveloce.it , www.comune.asti.it

https://wwww.facebook.com/AstiTeatro , https://wwww.instagram.com/astiteatro/

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Assoluti ginnastica ritmica Folgaria 2024 venerdì 6 giugno: orari, tv – .
NEXT Ravenna, CineSpeyer si apre con la proiezione del film “Il diritto di contare” – .