66 dispersi al largo della Calabria – .

A Lampedusa si contano 10 vittime, 51 i naufraghi salvati

18 giugno 2024

Due tragedieIL ancora un altro nel Mediterraneo hanno tolto la vita a donne, bambini, uomini, intere famiglie che cercavano di raggiungere l’Europa. Entrambi sono avvenuti nella notte tra il 16 e il 17 giugno.

Lampedusa, salvati 10 vittime e 51 naufraghi

La prima tragedia è avvenuta nella zona al largo della costa di Lampedusa dove il veliero Nadir della ONG Resqship ha salvato 51 persone da un naufragio. Purtroppo, per altri 10 non c’è stato niente da fare, erano già morti. I loro corpi furono ritrovati stipati all’interno del recipiente di legno. “L’equipaggio del veliero trovò la barca di legno, scomodo e sovraffollatoa circa 50 miglia a sud-ovest di Lampedusa, nella regione di ricerca e soccorso maltese, a seguito di una chiamata di soccorso di Watch the Med – Alarm Phone. Il motore della barca si era fermato. Per prima cosa abbiamo salvato le persone dal ponte superiore. Solo allora siamo riusciti a raggiungere il ponte inferiore, dove ne abbiamo trovati diversi cadaveri soffocati dai vapori della benzina oppure erano svenuti a causa dei fumi e poi erano annegati nello scafo pieno”, ha detto Ingo Werth, skipper della Nadir. “Siamo riusciti a salvare due persone prive di sensi dal ponte inferiore – prosegue la Ong – per raggiungere uno di loro abbiamo dovuto aprire il ponte con un’ascia”.

Sessantasei dispersi al largo delle coste calabresi, 26 sono bambini

Allo stesso tempo, ma verso Costa calabrese, un’altra morte, un altro dolore. Nella stessa notte, infatti, un’imbarcazione è affondata a circa 120 miglia dalle coste italiane, al confine delle zone SAR sotto la giurisdizione di Grecia e Italia, con a bordo oltre 70 persone. Sul posto è intervenuta fin dalla notte la Guardia Costiera Italiana in seguito ad un “may day” varato da una imbarcazione da diporto francese che ha riportato la notizia di un’imbarcazione semiaffondata. Ha recuperato 12 migranti e poi si è diretta verso Roccella Jonica dove sono stati sbarcati: uno di loro è morto subito dopo le operazioni di sbarco. “Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua ragazza. Ne hanno parlato i sopravvissuti 66 persone scomparse, tra cui almeno 26 bambinianche per pochi mesi. Intere famiglie dell’Afghanistan sarebbe morto. Hanno lasciato la Turchia 8 giorni fa e da 3 o 4 giorni hanno imbarcato acqua”, racconta Shakilla Mohammadimediatore interculturale di Medici Senza Frontiere a Roccella Jonica che questa mattina si trovava al porto dove sono stati sbarcati i superstiti. “Ci hanno detto questo viaggiavano senza giubbotti di salvataggio e che alcune imbarcazioni non si sono fermate per aiutarli”, ha aggiunto il mediatore.

Un mare di sangue

Una scia di sangue che bagna le acque del Mare Nostrumcome ricorda Save the Children, che è intervenuta con le sue squadre a Roccella Jonica e Lampedusa fin dalle prime fasi dello sbarco per garantire sostegno e protezione ai sopravvissuti: “Sono al di là 920 IL morti e dispersi in tutto il Mediterraneo solo nel 2024, pari a più di 5 persone al giorno, oltre 29.800 dal 2014, in un dato che si conferma ancora una volta la via più mortale del mondo“.

 
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