ENEA e Comune di Bologna insieme per il progetto “Acqua in circolazione” – .

ENEA e Comune di Bologna insieme per il progetto “Acqua in circolazione” – .
ENEA e Comune di Bologna insieme per il progetto “Acqua in circolazione” – .

Il progetto è in corsoAcqua in circolazione” che vedrà ENEA E Comune di Bologna collaborare insieme ai cittadini per individuarne di nuovi soluzioni di risparmio e uso circolare delle risorse idriche. L’iniziativa, che rientra nell’ambito del progetto europeo NiCE[1]sarà al centro di un evento che avrà luogo domani 19 giugno a Bologna (Casa di Quartiere Centro Costa, ore 17-19.30) alla presenza della ricercatrice ENEA Francesca Cappellaro, del consigliere comunale Daniele Ara, del presidente del Distretto di Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani e rappresentanti di ANCI Emilia-Romagna, Gruppo Hera e Università di Bologna.

Individuata l’area di intervento per il progetto pilota Distretto di Porto-Saragozza[2] dove da settembre ricercatori e istituzioni organizzeranno laboratori rivolti a cittadini e studenti per favorire la transizione verso stili di vita e consumi più sostenibili e consapevoli, con un focus sulle risorse idriche. “Realizzeremo percorsi partecipativi e di citizen science per la co-progettazione e l’autocostruzione di soluzioni fai da te di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana che le persone potranno utilizzare nelle proprie case, nei giardini privati ​​ma anche nelle aree verdi urbane come, ad esempio , orti urbani”, spiega Francesca Cappellaro, ricercatrice ENEA della Sezione Supporto al coordinamento delle attività di Economia Circolare e responsabile del progetto NiCE per l’Agenzia. “I nostri laboratori – continua il ricercatore – rafforzeranno una consapevolezza già presente tra i cittadini; a Bologna, infatti, abbiamo già individuato diverse buone pratiche per la gestione circolare dell’acqua”.

Tra le iniziative mappate dall’ENEA ci sono, ad esempio, “Porto Verde di Bologna” (progetto vincitore del Bilancio Partecipativo), “Terracini in Transizione” (il progetto laboratorio vivente della Scuola di Ingegneria dell’Università di Bologna), “Serra Aquaponica” dei Giardini Margherita, “Laboratorio di vita urbana di Bologna” del progetto Reciproco e “Impronta Blu” del Gruppo HERA e Comune di Bologna.

Acqua in circolazione” è un’iniziativa pilota del progetto Carinoche fa affidamento sui finanziamenti dell’UE dall’aldilà 2 milioni di euro e mira a implementare soluzioni e modelli di business circolare e di consumo idrico su scala pilota in sette città europee[3]. Il progetto comunitario è coordinato dall’Agenzia tedesca per l’ambiente in collaborazione con ENEA per l’Italia e altri otto partner europei (Università di Tecnologia ed Economia di Budapest, ENVIROS, StadtLabor Graz, Bistra, RIC Pro-Akademia, Creative Industry Košice e Comune di Brzeg Dolny) .

[1] Il progetto europeo NiCE “Dalla nicchia al centro – I centri urbani come luoghi di stili di vita circolari” è finanziato da Interreg Central Europe con il cofinanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

[2] Nelle zone di via Marconi, via del Porto e via Azzogardino

[3] Bologna (Italia), Budapest (Ungheria), Praga (Repubblica Ceca), Graz (Austria), Ptuj (Slovenia), Brzeg Dolny (Polonia), Kosice (Slovacchia).

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