Randagismo incontrollato, effetto della trasformazione delle politiche del Sud che chiama il Nord a Ragusa – .

Accanto alle gravi e persistenti criticità del settore dei rifiuti, del verde pubblico e del decoro cittadino, dei centri storici, c’è un altro grave problema che attanaglia le città, non è assolutamente sotto controllo, anzi sta crescendo a dismisura in molte zone.
Guarda caso, gli effetti delle politiche del sindaco convergono con quelle delle ultime comunali che, per paura di non arrivare al secondo mandato, ha cooptato diverse forze, alcune senza sigla politica, promettendo dipartimenti come se fossero salumi e bottiglie di liquori. per una festa parrocchiale.
Il risultato, che non identifichiamo ma è frutto delle considerazioni di diverse forze politiche e che si fa largo tra la gente, è che un manipolo di persone inesperte, incapaci e senza esperienza di politica e di amministrazione, si è concentrato in alcuni settori i quali, in più, soffrono di una cattiva gestione, sarebbe meglio dire una gestione che non esiste se non nelle carte, nei programmi, nei progetti.
Fino all’ultima seduta del consiglio comunale, l’assessore al randagismo Di Stefano, espressione del movimento politico di Cateno De Luca, è stato protagonista di un preoccupante intervento in risposta alle richieste di trovare soluzioni al dilagante problema del randagismo.
Innanzitutto perché ha ammesso candidamente, come si sente dalla registrazione della seduta, che ci sono molti cani randagi in giro, ma il dipartimento si comporterà secondo quanto prescrive la legge.
Poi il solito ritornello caro agli assessori Cassì, “stiamo lavorando su vari progetti”, poi la precisazione che i soldi promessi dalla Regione non sono arrivati, ma sono soldi per compensare le somme spese l’anno precedente, nessuno lo fa notare.
Ancora l’assessore dice che pensare di catturare tutti i randagi non è funzionale, non è d’accordo con una mossa del genere, ci sono ancora tanti progetti in corso, anche con associazioni di settore, servono volontari che collaborino, ci sono progetti condivisi con l’ASP per le sterilizzazioni si punta poi sulla figura del tutor, nel frattempo sono stati apportati miglioramenti al ricovero sanitario. Praticamente il nulla cosmico.
Questo è tutto, secondo l’assessore non preoccupatevi, le mute di cani, in questo momento, possono agire in modo incontrollato, finché, aggiungiamo, non succederà qualche disgrazia e allora ci saranno i commoventi discorsi del sindaco.
Passando all’aspetto politico, l’intervento dell’assessore Distefano è preoccupante in quanto non mostra affatto sprazzi della politica di Cateno De Luca che entusiasmò il popolo ma che non trovò negli eletti delle periferie adeguati protagonisti per far diventare il partito crescere, come si sarebbe sperato.
C’è stata infatti un’involuzione, che si è riverberata anche sul leader alle ultime elezioni europee, per restare a Ragusa sembra che i vertici del partito stiano pensando di lasciare la maggioranza Cassì considerato che restare nella coalizione che governa la città non ha costituito un’ulteriore valore per il Sud chiama Nord, provocando anche il disappunto dei cittadini per l’immobilismo, la totale remissiva acquiescenza a Cassì, tralasciando le voci di fibrillazioni interne per la poltrona di consigliere, tutte cose che i vertici dei partiti in provincia, dovrebbero essere poste al centro di un attento esame politico.

Oggi c’è l’ennesima dichiarazione di Segio Firrincieli, capogruppo del Movimento 5 Stelle, l’ultimo giapponese in trincea a non capire che la guerra è finita.
C’è un clima nuovo, la civiltà ha mostrato tutti i suoi limiti, c’è un risveglio della sinistra, bisogna tornare in prima linea, come ai tempi del vaffanculo, dei movimenti di Peppe Grillo che capì come i 5 Stelle Il movimento, nelle mani dell’attuale leader, è destinato a scomparire.
“Berlusconi ha preso più voti da morto che Conte da vivo” ha detto il garante Grillo, dimostrando la sua inadempienza alla trasformazione moderata dei grillini, quella che noi stessi abbiamo sempre contestato a Firrincieli che, ormai, deve capire quale sia la sua chance: tornare negli aggressivi 5 Stelle, diventare protagonista a Ragusa, in Comune, di questa opposizione che non esita, mettere a nudo tutto ciò che ha bisogno di essere messo a nudo, e c’è tanto svelare, in tutti i dipartimenti, promuovendo un cambiamento nel movimento che non può ancora andare avanti solo con gruppi di amici.

Questa la nota di Sergio Firrincieli, una denuncia che va preservata perché, per come stanno andando le cose, non ci si può aspettare nulla di buono dal settore, sono necessari interventi decisi e concreti che, alla luce dei fatti, osiamo dire, non possono, e non lo fanno. non voglio, produrre questo consigliere che, tra l’altro, secondo indiscrezioni, si vanta di aver ottenuto l’istituzione di un capitolo specifico per le circoscrizioni, dove verrebbero stanziati 70.000 euro per il mantenimento, somma che, a quanto pare, non ha ancora raggiunto la cassetti del reparto.

ANIMALI RANDAGHI A RAGUSA, ASSESSORE FIRRINCIELI: “STA MEGLIO E PEGGIORE, ECCO COSA RAPPORTANO ALCUNI CITTADINI DEL PATRO”

“Nonostante l’assessore comunale della sezione continui a manifestare fiducia, sottolineando che tutto va bene sulla questione, continuiamo a ricevere segnalazioni che ci fanno capire che la situazione è tutt’altro che tranquilla.
Ancora una volta, quindi, denunciamo che bisogna fare passi avanti concreti riguardo al fenomeno dei cani randagi e che tutto questo lassismo sta generando problema dopo problema, una goccia dopo l’altra, che rischia di generare una cascata. E non dobbiamo arrivare a questo”.
Lo dice il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, che riporta il documento ricevuto da alcuni residenti di una precisa zona della città. Che affermano: “Da circa due settimane, sulla strada comunale ex Sp 116, frazione Prato e zone limitrofe fino all’elisuperficie e alla zona antenne, un branco di 5 cani sta terrorizzando le persone a piedi ed ha provocato e continua a provocare stragi di persone. gatti animali domestici colpevoli solo di fare una passeggiata serale nei pressi delle “loro” case.
Questi cani sono sicuramente frutto di una cucciolata abbandonata come spesso accade nella zona. Inutile spendere parole contro questo farabutto che, invece di sterilizzare i propri animali, si prende l’onore di farli allevare e poi abbandona i cuccioli che inevitabilmente diventano randagi.
Un discorso a parte va fatto all’amministrazione comunale e in particolare al consigliere di filiale che dovrebbe frenare e trovare soluzioni adeguate ad un problema di sua rilevanza e per il quale è profumatamente pagato dai cittadini ragusani.
Non è possibile evitare anche una semplice passeggiata perché ci sono cani randagi ovunque… e non diteci che “i cani sono monitorati e sono innocui” perché non è così.
Noi, come molte altre persone, abbiamo il terrore se un cane ci insegue anche solo per giocare, figuriamoci un branco.
E poiché la strage dei gatti non è una notizia che desti scalpore nella nostra città, non ci resta che sperare che non succeda qualcosa di peggio. Garantiamo che la mandria non è gestibile. Le soluzioni esistono ma è necessario pensare ai cittadini come persone da tutelare e non come futuri elettori. Probabilmente per un “politico” avere il plauso di tutti è l’obiettivo principale ma prendere certe posizioni è sinonimo di personalità e credibilità anche a scapito del consenso.
In ogni caso, se si volesse intervenire, i cani a cui ci riferiamo hanno eletto la loro residenza in una casa diroccata sulla suddetta strada.
“Finora – sottolinea Firrincieli dal canto suo – la posizione assunta da questi cittadini esasperati. Naturalmente siamo assolutamente convinti che la tutela degli animali sia un elemento imprescindibile per una società evoluta. Ma, allo stesso tempo, non possiamo mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. E da tempo e in varie parti della città raccogliamo segnalazioni come questa.
Per questo chiediamo che il consigliere di sezione effettui con i responsabili un monitoraggio sul territorio e valuti come intervenire. La situazione rischia davvero di sfuggire di mano e prima che accada l’irreparabile è necessario trovare soluzioni adeguate”.


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