A Novara, un’alleanza tra enti e istituzioni, un fondo dona lo sport ai bambini – .

L’iniziativa ha coinvolto finora 128 bambini e ragazzi che altrimenti non avrebbero potuto praticare sport per motivi economici, familiari o sociali. A 2 anni dall’apertura della mostra “Anche in squadra!” fondo di solidarietà, ecco un primo bilancio di questo progetto nato dalla sinergia tra il centro sportivo San Giacomo, la Fondazione di Comunità Novarese e il Comune. «Un risultato – dice Davide Maggi, presidente dell’ente filantropico – che ci porta a insistere su questa strada».

Il fondo mette a disposizione risorse che coprono i costi di iscrizione e le altre spese necessarie per consentire l’esercizio della professione ai minori a partire dai 5 anni. Dopo una prima stagione sperimentale, da settembre il programma ha preso vita, accogliendo 110 giovani atleti in 14 delle 28 società dilettantistiche cittadine di varie discipline che hanno aderito alla proposta: Olimpia Sant’Agabio, Volley Novara, Gioca Pattinaggio, Centro Judo, Pernatese, San Giacomo, Libertas Rapid, Novara basket, Gianni Scurato, Tai chi Libertas, Union Novara, San Rocco, Studio Danza e Veveri calcio.

«Nel nostro caso è stato possibile coinvolgere 40 soci – dice Michele Orlando, segretario generale del San Giacomo – e ora serve continuità». Il Comune ha stanziato 10mila euro per la partenza, da aggiungere ai 20mila stanziati da Fcn anche attraverso il fondo “Lotta alla povertà”, ai 2.750 euro del fondo della Rete Caritas diocesana e ai 4.900 euro di donazioni private. Nell’anno appena concluso la rete si è arricchita del sostegno della Fondazione De Agostini e di Sport Senza Frontiere, ma il fondo ha bisogno di essere ricostituito. «Siamo pronti a confermare il contributo – annuncia il sindaco Alessandro Canelli – e ad incrementarlo, se necessario. Questo progetto è un modello vincente perché non si limita a stanziare fondi, ma accompagna i bambini e le loro famiglie”. Per Ivan De Grandis, assessore allo Sport, «è un esempio di inclusione e aiuta davvero tutti» (i 70 maschi e le 40 femmine provengono da 16 Paesi, ndr).

Chiara Boroli, presidente della Fondazione De Agostini, avverte che «questa iniziativa si pone sulla scia di altri interventi realizzati come la riqualificazione delle aree Sant’Andrea». Inizialmente per accedere al contributo era stata stabilita una soglia di reddito ISEE pari a 8.500 euro. Il limite è stato poi alzato a 12mila grazie alle risorse ottenute attraverso la Rete Caritas. «Forti di questi risultati saremo ancora più convincenti nella raccolta delle donazioni – dice Gianluca Vacchini, segretario generale di Fcn -. Busseremo soprattutto al mondo del business”.

La squadra è quindi destinata a crescere. «Anche a livello professionale ci sarà bisogno di inserire ulteriori tutor ed educatori – spiegano Elena Giliberti e Davide Malacrida di Sport senza frontiere -. Novara è il fiore all’occhiello della rete di nove centri italiani in cui operiamo”.

 
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