«Sempre più attenzione alle etichette calabresi» – .

ROMA Parola ai produttori: la prestigiosa vetrina del Vinòforum rappresenta anche un momento di riflessione per l’intero movimento enologico calabrese.
Per Luigi Ceraudo (Cantine Brigante) l’evento romano intercetta lo «spirito di un territorio che vuole farsi conoscere. Roma è una città importante anche nel mondo del vino – aggiunge – e la Calabria merita più attenzione. Siamo qui per farci scoprire perché siamo una terra dalla tradizione vitivinicola millenaria, negli anni avevamo perso lustro ma negli ultimi tempi lo stiamo recuperando abbastanza bene. È abbastanza comune alle fiere e ad altri eventi vedere come le persone, appena assaggiano i vini calabresi, quasi non credono che siano di quel territorio: la percezione è cambiata, sicuramente eventi come questo aiutano a farsi conoscere e fanno bene per tutto il settore vitivinicolo”.

Luigi Ceraudo (Cantine Brigante)

Danilo Lavorata, dell’omonima azienda di Bivongi, concorda che «essere presenti è una cosa molto importante per rappresentare il Made in Calabria. La comunità calabrese è molto radicata a Roma, e qui c’è una cucina locale alla quale i nostri vini si abbinano molto bene”. La Calabria poco presente nelle carte dei vini italiani? «C’è ancora molto da fare – risponde Lavorata –, in questo momento la Calabria è molto più richiesta rispetto agli anni passati e c’è un’inversione di tendenza, spero o meglio credo che siamo sulla strada giusta, sono molto fiduciosi di quello che stanno facendo sia come produttori che come Regione”.

Danilo Lavorata
Danilo Lavorata

Secondo Emmanuela Citroni (Azienda Statti) «Vinòforum è l’evento enogastronomico per eccellenza della Capitale. Statti partecipa ormai da molti anni, quest’anno in una cornice affascinante e attrattiva dimostriamo che stiamo crescendo in immagine e conoscenza del mondo del vino, c’è sempre maggiore curiosità da parte dei turisti: i vini calabresi sono ricercati non solo da chi visita la Calabria ma anche qui a Roma. Io – racconta Citroni – lavoro nel mondo della ristorazione e appena dico “sono calabrese” mi viene detto che voglio provare un’etichetta di un territorio prima sconosciuto ma che ora è venuto alla luce, grazie alla Regione che sta facendo un lavoro di marketing impressionante, oltre ai produttori che si stanno aprendo e soprattutto di networking”.

Emanuela Citroni (Azienda Statti)
Emanuela Citroni (Azienda Statti)
 
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