Mes, la mancata ratifica l’Italia “tornerà al tavolo” dell’Ue – .

Mes, la mancata ratifica l’Italia “tornerà al tavolo” dell’Ue – .
Mes, la mancata ratifica l’Italia “tornerà al tavolo” dell’Ue – .

Il tema di La mancata ratifica da parte dell’Italia del trattato di riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità tornerà sul tavolo alla riunione del consiglio dei governatori del MES che si riunirà a Lussemburgo, in occasione della riunione dell’Eurogruppo di giovedì prossimo. Lo spiega un alto funzionario dell’Ue.

Ora che le elezioni europee sono finite e sono passati sei mesi da quando il Parlamento ha respinto la ratifica, “mi aspetto che la questione venga sollevata” nell’incontro e che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sia invitato a dare “chiarazioni” sullo stato della il dossier, prevede la fonte.

A fine dicembre la Camera disse no alla ratifica: quello che aveva detto Giorgetti

L’autorizzazione a ratificare il MES è stata respinta dalla Camera il 21 dicembre. I voti contrari sono stati 184, i voti favorevoli 72 e i voti astenuti 44. Un voto che ha visto divise sia la maggioranza che l’opposizione: Fdi, Lega e M5S hanno votato contro. A favore di Pd, Azione, Italia Viva, Più Europa e parte del Misto. Si sono astenuti Forza Italia, Alleanza Verdi e Sinistra e Noi Moderati.

«Il ministro dell’Economia e delle Finanze sarebbe interessato all’approvazione del Mes per ragioni economico-finanziarie», ha poi detto Giorgetti il ​​giorno dopo, rispondendo ai giornalisti fuori Palazzo Madama dopo l’approvazione della Legge di Bilancio al Senato. “Ma da come si è sviluppato il dibattito in questi giorni mi è sembrato chiaro che non ci fosse spazio per l’approvazione, per ragioni non solo economiche”. A chi gli ha fatto notare che l’opposizione aveva chiesto le sue dimissioni sul Mes, Giorgetti ha risposto che «i consigli dell’opposizione sono sempre utili, ma poi lasciatemi decidere». “Tutti sapevano che c’erano problemi sul Mes”, ha aggiunto Giorgetti.

«Non ho mai detto né in Parlamento, né nell’Unione europea, né altrove che l’Italia ratificherebbe il Mes», aveva affermato il ministro il 27 dicembre scorso rispondendo alle interrogazioni in commissione Bilancio della Camera. “Quello che ho fatto a livello europeo – ha aggiunto – è stato ricordare che il Parlamento italiano, che è competente e sovrano in materia, aveva di volta in volta rinviato il voto rispondendo ad una richiesta proveniente dall’opposizione. Cosa ho fatto e me ne assumo la responsabilità? Dopo il quarto rinvio credevo che il Parlamento avrebbe dovuto prendere una decisione sul serio, sia maggioranza che opposizione, l’esito sarebbe stato questo”, aveva detto ancora Giorgetti.

“Avere uno strumento aggiuntivo sarebbe stato più conveniente, ma quello che voglio dire è che il MES non è né la causa né la soluzione del nostro problema. Il nostro problema si chiama debito. Dobbiamo concentrarci sul fatto quanto costa ed è oneroso e va tenuto sotto controllo, altrimenti questo Paese non ce la fa, oppure ce la fa mantenendo il suo reddito e non premiando chi produce, chi lavora e chi fa impresa”, ha proseguito il ministro, spiegando come, rispetto alle conseguenze della mancata ratifica del Mes, “abbiamo il sistema bancario più solido d’Europa”.

 
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