Confessa in classe a 13 anni che i suoi genitori abusano di lei -.

Confessa in classe a 13 anni che i suoi genitori abusano di lei -.
Confessa in classe a 13 anni che i suoi genitori abusano di lei -.

“Sei mia figlia e faccio quello che voglio.” È una delle frasi choc riportate da una ragazzina di 13 anni in classe. La classe frequentata dalla tredicenne stava seguendo una lezione di educazione sessuale. Durante quest’ora la giovane avrebbe detto ad alta voce, davanti a insegnanti e compagni, che i suoi genitori le prestavano parole e attenzioni particolari.

La studentessa è stata poi intervistata in privato dai docenti, ai quali ha confermato quanto detto in precedenza. A quel punto il direttore scolastico dell’istituto ha obbligatoriamente presentato denuncia alla Procura.

Secondo la pubblica accusa, l’uomo avrebbe fatto dei lievi commenti evidenti sull’aspetto fisico della donna e, inoltre, “agendo all’improvviso e con mosse insidiose”, nota la procura, l’avrebbe costretta a palpeggiarla.

Di fronte alle proteste della figlia che, piangendo, gli chiedeva di smettere, lui ha risposto “tu sei mia figlia e io faccio quello che voglio”. Eventi che si sarebbero verificati nei primi mesi dell’anno.

Una versione che disorienta la stessa madre, separata dal padre, e dai nonni materni, con i quali la giovane trascorre gran parte della giornata. I suoi parenti, sentiti brevemente dagli inquirenti, riferiscono di non aver mai notato alcun comportamento esagerato e che la figlia ha un rapporto normalissimo con il genitore.

Ora il genitore, 50 anni, è accusato di violenza sessuale (aggravata dal grado di parentela e dalla minore età) nei confronti della figlia. Ieri (martedì 18 giugno) si è tenuta l’udienza davanti al gip Carlo Negri. Il giudice ha incaricato la psicologa Paola Barbiero di effettuare una valutazione sulla capacità di testimoniare della ragazza.

A settembre, dopo la presentazione delle conclusioni, l’esperto sarà ascoltato in tribunale.

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