La mostra di Robert Kuśmirowski in ricordo dell’Ust – Viaggiart a Bologna – .

La mostra di Robert Kuśmirowski in ricordo dell’Ust – Viaggiart a Bologna – .
La mostra di Robert Kuśmirowski in ricordo dell’Ust – Viaggiart a Bologna – .

(ANSA) – BOLOGNA, 19 GIU – In occasione del 44esimo anniversario della strage di Ustica, il Museo d’Arte Moderna Mambo di Bologna ospita la mostra di Robert Kuśmirowski ‘Perso [A] nomalia’, a cura di Lorenzo Balbi e Marinella Paderni.
La personale dell’artista polacco, realizzata con il contributo dell’Istituto Polacco di Roma, del Ministero della Cultura della Repubblica Polacca e dell’Istituto Adam Mickiewicz, fa riferimento alla strage di Ustica del 27 giugno 1980, affidando una riflessione sul linguaggio contemporaneo della memoria collettiva in un momento particolare del ripiegamento della storia su se stessa.
Il titolo “Perduto”. [A] nomalia’, è stato spiegato in occasione dell’anteprima della mostra, indica nel prefisso perduto la strage e i temi dello smarrimento e dello smarrimento accentuati nella loro gravità dal fatto che viviamo in tempi anomali. Sulla falsariga di questa evocazione, Kuśmirowski esplora la complessità della memoria e dell’oblio attraverso grandi installazioni, realizzate per la Sala delle Ciminiere del Mambo, in cui si combinano elementi visivi, sonori e sensoriali. La serie di ambienti, di diversa natura e per lo più nuovi, interagiscono tra loro, creando un ponte tra passato e presente che genera nello spazio museale un’atmosfera sospesa ed enigmatica.
“Colleziono oggetti da 25 anni – ha detto Robert Kuśmirowski – per studiarli e perché attraverso il loro recupero mi catapulto nella loro epoca”. Le installazioni sono state realizzate manualmente dall’artista utilizzando elementi e arredi in parte provenienti dal suo archivio personale e in parte scelti dal Freak Ando Antiquariato di Bologna messi a disposizione da Maurizio Marzadori, partner tecnico della mostra. Simboli carichi di significato, come l’ufficio dell’aviazione civile tedesca degli anni ’30 nel Luft Hansa, o un cinema antico in DUSTribute o una scatola delle meraviglie nell’installazione Cosmorama. Visitando la mostra il pubblico entra in un limbo senza tempo dove la fusione tra memoria collettiva e immaginario intimo conduce a una sospensione spazio-temporale che si fa portavoce delle complesse dinamiche tra vita, storia, potere e verità. (MANIGLIA).

 
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