Il terzino brasiliano ha perso il padre in tenera età e da quando è stato ingaggiato dal San Paolo la sua vita è cambiata
Una vita complicata, tanti sacrifici e poi la prima squadra del San Paolo. La storia di Welington è particolare e dice molto anche sul desiderio del ragazzo. Il terzino classe 2001 ha perso il padre giovanissimo ed è stato cresciuto dalla madre, che per anni ha fatto sacrifici per il figlio. Prima di essere scoperto e ingaggiato dal San Paolo, Welington andava tutti i giorni alla scuola calcio Cotia in autobus e in treno. Poi la chiamata dal club Paulista a 13 anni e dopo una stagione il trasferimento al collegio Tricolor Paulista.
Torino, chi è Welington? Le caratteristiche e la sua storia
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La sua esperienza dimostra quanto ci tenga a fare carriera, anche ad aiutare la madre che per anni ha fatto sacrifici per lui. C’è un altro episodio che dice molto su di lui. Nel marzo 2020 ha esordito in prima squadra, dopo pochi minuti è caduto a terra per un colpo alla testa, ma ha stretto i denti ed è rimasto in campo. Le sue condizioni però non erano ottimali e infatti dopo la partita è stato portato in ospedale. Insomma, di voglia ne aveva tantissima ed è sempre stato abituato a non arrendersi. La sua crescita è costante e ora sta diventando un titolare del San Paolo, che in questa stagione ha già vinto la Supercoppa brasiliana contro il Palmeiras e Welington titolare. Nel settembre 2023, invece, viene convocato per disputare un’amichevole con l’Under 23 del Brasile che andrà a Parigi per le Olimpiadi.
Dinamico e con buone qualità tecniche, Welington sta crescendo molto anche dal punto di vista difensivo. Non è un giocatore particolarmente avvezzo a fare gol e forse la sua lacuna più grande sta proprio nel segnare. E’ comunque un giocatore che sa dare una mano in fase di spinta. Per caratteristiche si adatterebbe benissimo al Toro targato Vanoli. Un giocatore con gamba e piede sinistro è sicuramente utile.
