Maturità, esame in corsia all’ospedale Rizzoli di Bologna: la storia di Giulia – .

Maturità, esame in corsia all’ospedale Rizzoli di Bologna: la storia di Giulia – .
Maturità, esame in corsia all’ospedale Rizzoli di Bologna: la storia di Giulia – .

Bologna, 28 giugno 2024 – Una buona notiziadopo tanta sofferenza e mesi trascorsi su un letto OspedaleIl terribile evento risale ormai a due anni fa incidente in moto che ha costretto Giulia, 18enne originario di Cassino (Frosinone)ad una serie di ricoveri, l’ultimo dei quali è ancora in corso ed è iniziato all’inizio di giugno. La ragazza, che vive in Lazio insieme alla sua famiglia, è riuscita fin dal letto dell’ospedale a tenere il passo con anno scolastico e sottoporsi alesame finale di Maturità.

La scuola in ospedale

Da qualche giorno ormai il Giulia, 18 anni occupa un letto nel reparto Chirurgia Ricostruttiva Ortopedica e Tecniche Innovativediretto dal Dott Dante Dallari. La giovane donna originaria di Cassinonel frusinate frequenta il quinta superiore ed è riuscita a tenere il passo con la sua classe grazie al progetto ‘La scuola in ospedale’.

Il progetto ha permesso Giulia per seguire le lezioni e sottoporsi controlli e interrogazionigrazie ad un accordo tra gli insegnanti diistituzione di origine e coloro che prestano servizio proprio nella scuola superiore dell’ospedale Rizzoliche sono anche insegnanti di‘Scappi’ Institute of Castel San Pietro diretto dalla Dott.ssa Patrizia Parma.

Si tratta del primo liceo in Italia istituito all’interno di un struttura ospedaliera (erano già presenti le scuole elementari e medie), nato a 1997 grazie ad un accordo siglato tra l’istituto ortopedicoI l sovrintendente A Formazione scolastica Di Bologna (ora Ufficio Scolastico Regionale) e l’associazione per il Studio e il trattamento del cancro di ossa e tessuti molli (costituito dagli operatori del Rizzoli per migliorare le prospettive di cura dei pazienti affetti da tumore osseo).

Gli insegnanti di Materiale comuni a tutti i corsi di studio sono nominato per seguire il progetto, supportato da altri insegnanti anche volontari. Nel corso degli anni la scuola è diventata un’abitudine nel dipartimento, grazie anche al lavoro del personale sanitario pronti a riorganizzare le attività di conseguenza all’impegno educazione dei pazienti.

L’esame in reparto

Il primo ricovero in Roma due anni fa, seguito da un primo trasferimento a Rizzoli di Bologna d’estate 2023 e da un secondo in Marzo 2024. Una lunga prova quella di Giuliaquale annuncio inizio giugno è tornato nelle sale di Struttura di Bologna dopo essere stato dimesso per alcuni giorni presso maggio. Tutto ciò ha reso quindi necessaria l’attivazione urgente del procedura per realizzare ilesame di laurea E ‘Fuori sede’.

IL prove scritte Di Italiano ed economia sono stati inviati tramite posta elettronica certificata alla direzione ospedaliera, con tempistiche fedeli a quelle indicate scuole. Giulia ha sostenuto l’esame seduto a lettoisolato da uno schermo, in presenza del coordinatore prof. e insegnanti dell’Istituto Scappi con delega di Commissione d’esame stabilito nella sua scuola. La mattina di Venerdì 28 giugno infine ha sostenuto l’esame orale in relazione a Rizzoli ma inserito nel normale calendario della sua classe.

“Siamo davvero felici”

“IL Scadenzaoltre ad essere un momento altamente simbolico come passaggio di vita, è anche un atto pubblico ufficialeche richiede uno sviluppo formale rigoroso – dichiara il Prof. Antonella DeTommasicoordinatore del progettoLa scuola in ospedale‘ del Rizzoli – Grazie alla collaborazione tra la nostra scuola, laUfficio Scolastico del Laziola direzione di Rizzoli e il Tabella di esame della scuola di provenienza, abbiamo potuto organizzare tutti i passaggi necessari per garantire a Giulia la possibilità di sostenere l’esame anche se ricoverato in ospedalee questo è ciò di cui ci occupiamo veramente felice.”

“Anche per il personale sanitario La laurea in dipartimento è stata una circostanza speciale – commenta il direttore generale del Rizzoli, Anselmo Campagna – e non c’è dubbio che aver impedito la rottura del legame con la vita extraospedaliera, di cui la Scadenza è una parte molto importante, è stato di grande aiuto per il Il percorso di Giulia”.

 
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