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È stato condannato a una pena di un anno e sei mesiil 36enne cremonese è finito a processo per stalking dell’ex fidanzatache si è costituito parte civile contro l’avvocato Laura Facchetti di Bergamo. Per la parte civile il giudice ha disposto risarcimento di 3000 euro. L’imputato, che è sottoposto alla misura del divieto di avvicinamentoè stato difeso dall’avvocato Vittorio Patrini.
Il 36enne aveva terrorizzato la sua ex, facendole vedere a video che mostra una mano che carica una pistola con proiettilisenza contare il chiamate continueogni giorno, anche di notte, il telefono squillava ogni cinque minuti, anche quando lei era in caserma per sporgere denuncia contro di lui. La seguiva ovunquesia a casa che al lavoro, l’aveva tirata più volte, facendola lividi sulle bracciae aveva ha inviato una lettera alla madre con insulti e frasi sconvolgenti. La relazione tra i due, barista lei e commerciante lui, è finita nel 2020. Poi lei si è fidanzata con un altro uomo.
L’imputato si è difeso all’ultima udienzanegando lo stalking, l’aggressione verbale e fisica, negando inoltre di aver scritto la lettera alla madre. Il video con la pistola, invece, gli è stato mostrato da lui. “L’ho fatto per difendermi.”si è giustificato, dicendo che era stato costantemente minacciato e che era stato pressato dal suo nuovo partnerIl 36enne ha raccontato di essere stato vittima del suo rivale in amore: “Mi ha mostrato un video di un cantiere di notte con una persona a terra e poi il messaggio: ‘Prima o poi qualcuno ti romperà le gambe‘”. “Avevo paura”, ha detto l’imputato in aula, ammettendo di aver reagito contattando la sua ex al lavoro e mostrandole il video della pistola caricata. Era maggio 2022. Un mese prima di lei, era arrivata nella sua posta una lettera piena di minacce e insulti indirizzata alla madre, colpevole, secondo la 36enne, di aver convinto la figlia a lasciarlo.
Sara Pizzorni
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