“Lasciate che la scuola si apra ai nostri figli” – .

“Lasciate che la scuola si apra ai nostri figli” – .
“Lasciate che la scuola si apra ai nostri figli” – .

“Dico alla scuola, apriteci le porte, perché come squadra possiamo lavorare con voi per il bene dei nostri figli”. Quasi al termine del percorso scolastico dei suoi due gemelli Luigi e Nicola, entrambi autistici, la mamma Francesca Mandato, di Aversa, lancia un appello al mondo dell’istruzione: non si tratta di critiche o denunce, ma di un invito prendere coscienza di come risultati positivi siano possibili grazie all’impegno di tutti.

“I miei figli, con tutte le difficoltà dovute all’autismo – racconta FrancescaAnsa – sono riusciti a completare il ciclo di studi al Liceo Scientifico Da Vinci di Aversa, cosa non facile, grazie al lavoro in tandem svolto dai professori e dai terapisti che seguono Luigi e Nicola. La scuola ha dimostrato grande apertura, consentendo ai terapisti che seguono il metodo Aba di creare un vero e proprio team con i docenti; senza questo lavoro di squadra i miei figli avrebbero avuto molte difficoltà a diplomarsi, soprattutto in un liceo. Quindi l’appello che voglio fare alle scuole è di aprirsi, di non avere paura o resistenza all’incontro tra chi fa parte del mondo della scuola come i docenti e chi segue i ragazzi all’esterno, come i terapisti. Questa sinergia voluta da tutti gli attori coinvolti ha permesso ai miei figli di studiare con serenità, sentendosi parte della classe, anche grazie al comportamento dei loro compagni, che sono stati meravigliosi perché li hanno sempre aiutati e accettati in ogni modo. E dico anche ai genitori di non mollare, anche se non è sempre facile: lo dobbiamo ai nostri figli ma anche a noi stessi.”

Luigi frequenta la quinta A del Liceo Scientifico Da Vinci e ha sostenuto gli orali il 24 giugno (voto 74/100) mentre Nicola, che frequenta la quinta B, sosterrà gli orali il 4 luglio. Il loro percorso di studi superiori non è stato tutto rose e fiori, anche perché è iniziato nell’autunno del 2019: qualche mese dopo sono arrivati ​​il ​​Covid e la didattica a distanza. «All’inizio – ricorda Francesca – c’erano molti dubbi tra il personale della scuola, non per le capacità dei miei figli, ma per il ‘carico burocratico’; spesso è la burocrazia a complicare tutto e a scoraggiare chi vorrebbe fare qualcosa di costruttivo, non consentendo a molti ragazzi autistici di avere un percorso normale come gli altri coetanei. E invece la direttrice Margherita Montalbano e il corpo docente con le insegnanti di sostegno Angela, Valeria, Giulia e Rossella, hanno preso a cuore le mie gemelle, integrando il loro lavoro con quello delle terapiste della cooperativa ‘Percorsi per Crescere’ di Lusciano, peraltro in un periodo complicato come quello del Covid”.

Emergono così i loro punti di forza: Luigi era bravissimo in filosofia, Nicola in scienze, ed entrambi conoscono bene l’inglese. E ora grazie al diploma possono iscriversi al tirocinio e aspirare a un lavoro. “La scuola non deve avere paura di aprirsi, lo deve ai nostri figli”, è il messaggio di questa mamma.

 
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