E Cassino a Bologna per il ricovero presso l’istituto ortopedico “Rizzoli” e con la possibilità, però, di sostenere l’esame finale. È la bella storia, resa nota dall’Ansa, di Giulia, 18 anni, che ha sostenuto l’esame dal suo letto d’ospedale. Il liceo nasce al Rizzoli, prima sede in Italia, nel 1997, grazie a un accordo tra l’Istituto ortopedico, l’allora Soprintendenza di Bologna e l’Associazione per lo studio e la cura dei tumori dell’osso e dei tessuti molli.
La storia di Giulia inizia due anni fa, quando dopo un incidente in moto viene ricoverata all’ospedale di Roma, poi per alcuni mesi la scorsa estate a Bologna per un intervento chirurgico al Rizzoli.
A marzo si rende necessario un ulteriore lungo ricovero nel reparto di Chirurgia ricostruttiva ortopedica e tecniche innovative (diretto dal dottor Dante Dallari). Qui, grazie alla Scuola in Ospedale, Giulia può stare al passo con la classe: l’attività didattica è concordata tra i docenti della scuola di provenienza e quelli che lavorano in ospedale, che sono tutti docenti dell’istituto Scappi di Castel San Pietro. A maggio si dimette e torna a casa, ma poi un nuovo ricovero nei primi giorni di giugno rende necessario attivare d’urgenza la procedura per sostenere l’esame di Stato ‘fuori sede’. «Grazie alla collaborazione tra la nostra scuola, l’Ufficio scolastico del Lazio, la dirigenza del Rizzoli e la commissione d’esame della scuola di provenienza, siamo riusciti a organizzare tutti i passaggi necessari per garantire a Giulia la possibilità di sostenere l’esame anche se ricoverata», spiega la professoressa Antonella De Tommasi che coordina la scuola dell’ospedale Rizzoli. Le prove scritte, di italiano ed economia, sono arrivate via PEC alla direzione dell’ospedale: Giulia ha sostenuto le prove seduta a letto, isolata da uno schermo, alla presenza del coordinatore e dei docenti dell’istituto Scappi. Oggi hai sostenuto l’orale, collegato dal Rizzoli ma inserito nel calendario della tua classe.”
