Rinasce la Chiesa di San Pietro a Coppito, L’Aquila riabbraccia il suo Capo Quarto – .

A quindici anni dal terremoto, L’Aquila riabbraccia la prima Chiesa di Capo Quarto restituita alla città: rinasce la chiesa di San Pietro a Coppito. Le campane all’interno del campanile ottagonale erano state riposizionate già nel 10 aprile 2018quando si parlava di riaprire a giugno. Le cose, poi, sono andate diversamente: ora l’attesa è finalmente finita.

Sarà uno di quei giorni. L’Aquila si prepara a vivere un momento specialequello in cui abbraccerà il Chiesa di San Pietro a Coppito, la prima chiesa di Capo Quarto è tornata dopo 15 anni di dolore, polvere, macerie e danni che hanno privato la comunità di un luogo storico, custode di preziose memorie. Le campane avevano riempito la città con i loro rintocchi già sei anni fa, quando il ritorno sembrava particolarmente vicino.
I lavori di riposizionamento del pavimento stanno terminando. Il tempio di San Pietro tornerà all’antico splendore“. Era Aprile 2018 quando il parroco Don Francesco Leone annunciato alla redazione di Capitale quella che sembrava una grande notizia per la gente dell’Aquila.
Poi ritardi, problemi e burocrazia hanno rallentato tutto: fino ad ora. Ora, il tempio di San Pietro tornerà davvero al suo splendore.

chiesa san pietro coppito foto di giuseppe Alfonso

(Foto Segreteria Regionale Abruzzo)

Domani, sabato 29 giugno, la cerimonia di inaugurazione. È prevista una cerimonia religiosa durante la quale verrà benedetto l’altare. La celebrazione sarà presieduta dal Cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi. Lo stesso Petrocchi aveva benedetto la campana restaurata della Chiesa.
Nei mesi scorsi il Segretariato Regionale per i Beni Culturali aveva annunciato che gli interventi stavano per concludersi e che sarebbero stati finalmente realizzati. riposizionato i banchi nella chiesa, per rendere nuovamente fruibile il luogo di culto. L’inaugurazione della Chiesa di San Pietro di Capo Quarto consentirà anche di osservare la porzioni di pittura murale riemerse dopo i lavori, rimaste nascoste per secoli sotto l’intonaco, sia nell’abside a destra dell’altare che in una nicchia sul lato sinistro; mentre nei pressi del portale della chiesa è stata rinvenuta un’edicola affrescata con una Pietà del XVI secolo.

Costruito nel XIII secolo, la chiesa è un classico esempio di romanico aquilano, con facciata a corona orizzontale, portale riccamente decorato sormontato da una finestra circolare e l’adiacente campanile. Danneggiata più volte nel corso della sua storia da terremoti e ricostruita, fu violentemente danneggiata dalla terremoto del 2009.

LA RICOSTRUZIONE TRABOLTA

GLI INIZI
Era Agosto 2013 quando, a poco più di un anno dall’inizio dei primi lavori per la ricostruzione dell’Aquila, si contavano circa 60 aggregati, tra cui edifici classificati, in cui erano stati avviati i cantieri di restauro. Nel frattempo, il Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo era impegnato a concludere diverse gare d’appalto per il restauro di chiese, monumenti e complessi monumentali. Tra questi, la Chiesa dei Gesuiti, San Silvestro, San Paolo di Barete, Sant’Agostino e la Chiesa di Capo Quarto di San Pietro a Coppito.

IL PRIMO PUNTO DI SVOLTA
Si comincia a parlare di riapertura in 2018. Pochi giorni dopo il 6 aprile, in piazza San Pietro si sono radunate numerose persone in occasione del riposizionamento delle campane all’interno del campanile dell’edificio religioso. Fin dalle quattro del pomeriggio di 10 aprileL’arcivescovo, il parroco, i professionisti della Soprintendenza e i residenti, in attesa di ritornare nel loro quartiere, hanno riempito la piazza per l’evento.
Le campane installate provenivano da Agnone ed erano già state benedette dal parroco della Chiesa di San Pietro, Don Francesco Leone, al momento della fusione. Poi, il trasporto a L’Aquila con l’a.r.l Pluripremiata Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone. Un’occasione in cui si è cominciato a parlare di riapertura della chiesa, visto che – aveva spiegato il parroco alla nostra redazione – erano in corso i lavori per riposizionare il pavimento.

LA VISITA PER “CANTIERI APERTI”
E Ottobre 2018Le campane arrivano ormai da mesi, ma all’orizzonte non si vede ancora nessuna riapertura, se non per l’iniziativa Cantieri Aperti: una due giorni promossa da Officina L’Aquila sul tema della ricostruzione, con seminari, dibattiti e visite direttamente sui cantieri.
Un’altra occasione per tornare ad ammirare lo splendore della Chiesa di San Pietro a Coppito, ancora in corso i lavori post-sisma.
Stupore ed emozione hanno accompagnato chi ha scelto di ritornare all’interno della chiesa: ricordando con affetto quell’ingresso dominato dai due leoni di pietra e la piazza con la fontana, teatro della movida universitaria negli ultimi anni prima del 2009.
IL facciata della chiesa di Capo Quarto era già visibile da tempo nella versione restaurata: l’impalcatura era stata rimossa nel 2014ma i lavori strutturali – complessi ed elaborati a causa degli ingenti danni subiti dal sisma – continuarono negli anni.
Nel corso della visita è stata fatta una valutazione dei danni subiti dall’edificio di culto e dello stato dei lavori, in fase di ultimazione i lavori di recupero dei preziosi affreschi all’interno della chiesa. Alcuni erano in pessimo stato di conservazione. “Gli interventi di restauro strutturale hanno moltiplicato i rischi per la conservazione degli intonaci decorati, perché hanno comportato operazioni invasive”, avevano sottolineato i tecnici della ditta che stava effettuando le operazioni.

Ricordiamo che ce n’erano diversi meccanismi di collasso registrati nella chiesa, innescati dal terremoto: soprattutto il ribaltamento della facciata, il crollo dell’angolo destro, sempre della facciata, con espulsione di materiale, e la crollo del campanile. Danni diffusi all’intero corpo dell’edificio sia nell’apparato strutturale che in quello decorativo, con particolare concentrazione nella zona absidale.

NUOVA LUCE NEL 2024
Il Covid e l’aumento dei costi hanno rallentato negli anni gli ulteriori interventi in corso. Ma, superata la fase pandemica, il 2024 si apre con una delle novità più attese sul fronte della ricostruzione a L’Aquila. La conclusione dei lavori anche nei locali della sacrestia e negli spazi di pertinenza della Chiesa di San Pietro a Coppito. L’annuncio è stato dato da Microfonoattraverso una comunicazione dell’ Segretariato Regionale per l’Abruzzo.
Li avevamo “le operazioni di restauro e consolidamento della chiesa sono state lunghe e complesse, sia nella parte strutturale che nell’apparato decorativo. I lavori hanno richiesto tempi più lunghi del previsto anche a causa di numerosi fattori esterni, in primis le restrizioni legate alla pandemia, oltre agli inevitabili aumenti dei costi”.
La volontà era di restituire San Pietro all’arcidiocesi per la celebrazione delle festività natalizie del 2023, ma d’accordo con la Curia, riteniamo importante che la chiesa di Capo Quarto ritorni nella sua piena funzionalità, completa di arredi. Ed è proprio per questo che continuiamo a lavorare, affinché possa presto tornare ad essere non solo uno dei monumenti preziosi della città, ma anche una parrocchia attiva nel cuore dell’Aquila”, l’allora segretario regionale ad interim aveva spiegato Federica Zalabra.
È stato quindi avviato l’iter tecnico-amministrativo per il ripristino delle panchine e il loro ricollocamento.

Ora l’edificio religioso è pronto e potrà nuovamente accogliere i suoi fedeli. All’interno della Chiesa di Capo Quarto, la tela restaurata raffigurante ‘La consegna delle chiavi a San Pietro’, attribuito a John Paul Cardone.
Ricordiamo che nel mese di maggio scorso sono iniziati gli ultimi lavori relativi alla sacrestia e al sagrato e che per gli ultimi interventi – appaltati tempo prima – sono stati necessari ritardi legati al trasferimento del finanziamento della copertura. Le operazioni definitive sono quindi iniziate subito dopo lo sblocco delle risorse.

Così San Pietro a Coppito rinasce ancora una volta.

campanile della chiesa capo quarto san pietro coppito
 
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