Ogni giorno ci sono aziende con posizioni aperte che non riescono a trovare candidati, il mercato del lavoro cerca personale con determinate competenze mentre i giovani in cerca di lavoro spesso non le hanno. Per superare questo disallineamento, e anche per diffondere una cultura d’impresa con eventi formativi e stage, al piano terra di Casa della Porta è nato “Hub Rete Novara”.
Si tratta di un programma, originariamente chiamato Myc, ovvero Match competenza giovanile, attivato dal Ministero dello Sport e della Gioventù e realizzato con Invitalia: è stato inaugurato ieri pomeriggio alla presenza del ministro Andrea Abodi, delle autorità cittadine, degli assessori regionali Marnati e Chiarelli ma anche di tanti giovani che hanno gremito la sala. È il quarto dei primi 7 hub nazionali ad essere attivato, dopo Nuoro, Verona e Salerno; le prossime saranno L’Aquila, Palermo e Brindisi. Ciascuno ha alcuni temi di riferimento legati alla vocazione del proprio territorio: quelli di Novara sono la meccatronica, la chimica verde e la moda. È aperto, almeno in questa prima fase estiva, dal lunedì al giovedì dalle 8:30 alle 16:30 e il venerdì dalle 8:30 alle 13:30. Vi lavorano l’hub manager Lorenzo Lener e tre tutor.
Il servizio è rivolto ai giovani dai 16 ai 35 anni: studenti (delle scuole superiori), laureati e aspiranti imprenditori, invitati a recarsi presso la sede di via Canobio per chiedere consulenza gratuita, scoprire il proprio potenziale professionale e proporre idee imprenditoriali.
“È una delle tante opportunità che questo governo sta perseguendo”, ha esordito Abodi; anche se in verità il progetto con l’assegnazione di una delle sedi a Novara (originariamente sette, poi aumentate a dodici) è nato nel 2022 con la precedente e con la ministra Fabiana Dadone (M5S). “Dobbiamo mettere i giovani – ha detto Abodi – nelle condizioni di riconoscere il valore del lavoro. Questo tempo spesso ci mette davanti a scorciatoie per arrivare dove non tutti possono arrivare. Ai giovani dico: sappiate cogliere il senso di questa opportunità, che non è una scorciatoia ma un cammino. Saper apprezzare la cultura del passo dopo passo”.
«Servono competenze e passione – ha sottolineato Luigi Gallo, responsabile incentivi e innovazione di Invitalia – ma anche luoghi fisici come questo. Le competenze crescono se si mettono insieme esperienze diverse. Siamo certi di poter incontrare giovani che ci portino idee da trasformare in progetti imprenditoriali, che noi di Invitalia potremo poi finanziare. E anche se ricevi un no dai nostri esperti, non scoraggiarti: ti aiuteranno a crescere e a presentare candidature migliori la prossima volta.”
Teresa Armienti, assessore alle Politiche giovanili: «Questo hub è in assoluta continuità con quanto sta facendo il Comune da qualche anno. Abbiamo costituito tavoli permanenti su lavoro, appalti e formazione con associazioni di categoria ed enti di formazione. Questo è quello che si sta facendo anche a Spazio Nòva: formazione, orientamento, sostegno”. Il progetto è finanziato per due anni, “ma se funzionerà – confida Lener – siamo certi che il ministero garantirà le risorse per andare avanti”.
