“La responsabilità penale degli enti: evoluzione, cambiamenti e stato dell’arte”: questo il tema del convegno tenutosi ieri al Tribunale di Pescara
In particolare, il titolo completo era: “La responsabilità penale degli enti: evoluzione, modifiche e stato dell’arte del MOG231 e dell’ODV”.
Al simposio hanno partecipato rappresentanti della magistratura, delle Fiamme Gialle di Pescara e dell’associazione Generazione 231. L’evento si è aperto con i saluti del Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, Giuseppe Bellelli, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pescara, Federico Squartecchia, del Presidente della Camera Penale di Pescara, Massimo Galasso e del Presidente dell’associazione Generazione 231, Valerio Silvetti.
Sono poi seguiti gli interventi dei relatori: il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, Annarita Mantini, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, Antonio Caputo, il dottore commercialista e consulente della PA in materia di Anticorruzione, Marco Berardi , e la vicepresidente dell’associazione Generation 231, Francesca di Muzio. Ha introdotto e moderato il convegno l’avvocato Gianvito Rizzini, vicepresidente dell’associazione Generazione 231.
Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara ha tenuto un intervento dal titolo “La Guardia di Finanza e la responsabilità amministrativa degli enti: linee strategiche, metodologie di intervento ed esperienze operative”.
Nella sua relazione, il colonnello Caputo ha sottolineato la centralità del ruolo della Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia Economico-Finanziaria, nell’accertamento della responsabilità penale degli enti, in virtù del fatto che la maggior parte dei reati presupposto rientra nelle competenze specialistiche delle Fiamme Gialle. Inoltre, il Comandante ha evidenziato che l’importante ruolo della Guardia di Finanza è legato anche alla tipologia di indagini da svolgere in tale ambito, in primo luogo per individuare il “vantaggio economico” conseguito dall’Ente a seguito della commissione del reato presupposto; in secondo luogo per quantificare la sanzione, commisurata alla capacità economica della persona giuridica, il che richiede accertamenti e accertamenti tipici della polizia economico-finanziaria.
Caputo ha concluso il suo intervento proponendo l’organizzazione di ulteriori incontri sul tema e proponendo la disponibilità delle Fiamme Gialle a fungere da interlocutore privilegiato dell’Autorità Giudiziaria nello specifico settore, al fine di valorizzare appieno le competenze e l’esperienza maturate nel tempo sul campo in questo contesto.
