VarazzeEsemplare di Caretta Caretta recuperato al largo di Varazze.
Intorno alle 12.30 di questa mattina, un diportista ha trovato un esemplare di Caretta caretta galleggiante a circa un miglio dalla costa al largo di Varazze. Credendo che fosse in difficoltà, lo ha trasportato a riva e ha avvisato la Capitaneria di Porto di Varazze, che lo ha preso in carico e trasportato al centro di recupero tartarughe dell’Acquario di Genova.
È importante ricordare che le tartarughe marine sono specie protette sulle quali i privati cittadini non devono intervenire direttamente per la salvaguardia di entrambe. In casi analoghi, chiunque avvisti un esemplare in difficoltà deve immediatamente avvisare la Capitaneria di Porto (telefonando al 1530) che interverrà e, di concerto con gli esperti dell’Acquario di Genova, valuterà l’effettiva necessità di intervento.
La tartaruga, un esemplare subadulto di circa 44 chili, lungo circa 67 centimetri e largo 64, è stata accolta dal personale medico veterinario della struttura che ha effettuato tutti gli accertamenti e gli accertamenti diagnostici del caso. Da un primo controllo, il reperto è risultato in buone condizioni, senza lesioni, ferite o ami, lenze o corpi estranei nella prima parte del cavo orale. Per ulteriori informazioni è necessario attendere l’esito delle radiografie, degli esami del sangue e dei tamponi effettuati.
Al momento l’esemplare è stato sistemato in una delle vasche curatoriali non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso delle tartarughe dove ha subito nuotato senza particolari problemi. Il personale acquariologico e medico veterinario dell’acquario continuerà a monitorarne lo stato di salute nei prossimi giorni.
L’attività di primo soccorso alle tartarughe viene svolta d’intesa con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal protocollo d’intesa vigente tra la Direzione Marittima della Liguria e l’Acquario che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in l’evento di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, nonché con il comune intento di rilanciare, in ogni occasione favorevole, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare i fruitori del mare ad un radicale cambiamento culturale volto alla massimo rispetto per l’ambiente marino.
