VENEZIA – “Sei patetica, una donna e una madre inutile a livello politico. È meglio restare a casa, non sai nemmeno parlare”.
Monica Sambo, consigliera comunale e segretaria del Pd di Venezia, neo mamma, avvocato, aveva appena pubblicato un video sul nuovo regolamento sugli affitti turistici, quando sulla sua pagina Facebook è arrivato l’insulto. Non da un anonimo “leone da tastiera”, ma da un rappresentante politico della città: Davide Quarta, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Venezia-Murano-Burano. Un post sessista subito criticato sui social: “Scortese e presuntuoso”. E lui subito ha risposto: “La verità fa male”. Ora rischia misure del partito, annunciate dalla capogruppo a Ca’ Farsetti Maika Canton. E anche di essere trascinata in tribunale: “Farò denuncia, non tanto per me, ma per dare forza e coraggio ad altre donne, e mamme, che potrebbero trovarsi a dover combattere questo tipo di attacchi”, ha detto Sambo. Quarta, invece, ha provato a scusarsi – “Ho un carattere un po’ focoso” – ma ha anche detto che non aveva intenzione di cancellare il suo commento: “Non ho nulla da nascondere”.
VIDEO
Il video pubblicato da Monica Sambo risale a due giorni fa. «La giunta ha annunciato il nuovo regolamento sugli affitti turistici… peccato che in realtà questo regolamento non limiti nulla!», scrive la rappresentante democratica che per la copertina del suo profilo personale su Facebook ha scelto una foto in cui è seduta in aula consiliare con la culla davanti con la sua bambina. Lei, quarta, commenta per prima: insulta le donne, le mamme, la politica. “Ti dispiace”, “È inutile”, “Meglio stare a casa”. Lui criticato sui social, lui prova a spiegarsi: «Era solo un commento politico. Mamma intendo come mamma politica, visto che è la rappresentante politica che ha ricevuto più voti nel suo partito. Non si rivolgeva alla sua famiglia. Non mi permetterei mai di toccare la sua genitorialità». Lui prova a rimediare: «Se ho offeso l’intelligenza di una o più persone chiedo scusa pubblicamente».
LE REAZIONI
Il giorno dopo, ieri per l’esattezza, Sambo pubblica lo screenshot del suo video di critica all’amministrazione di Luigi Brugnaro e, in evidenza, il commento sessista della consigliera di Fratelli d’Italia. “Ecco come considerano le donne le iscritte al partito della Meloni!”. La polemica è ormai esplosa. I consiglieri della maggioranza di centrosinistra del Comune di Venezia Murano Burano hanno diffuso una nota: “L’attacco personale e il linguaggio sono inaccettabili. Ci aspettiamo che il premier Giorgia Meloni e tutto il partito Fratelli d’Italia prendano subito le distanze”. “Inaccettabile, serve un segnale di condanna da parte di tutti”, ribadiscono i consiglieri regionali del Pd Jonatan Montanariello e Francesca Zottis. “Una frase intrisa di volgare e ostentata misoginia”, afferma la deputata democratica Rachele Scarpa. Solidarietà da Andrea Martella e Matteo Bellomo, l’ex segretario della Regione Veneto, il secondo segretario metropolitano del Pd: «Atteggiamenti da condannare fermamente: questo clima, incompatibile con la democrazia, deve cessare».
Gli attori direttamente coinvolti restano su fronti opposti. Quarto: «Il partito faccia quello che vuole, io rimango con il mio carattere e le mie idee». Sambo: «Non lo conosco, farò denuncia. Mi auguro che arrivi una condanna netta da parte di tutta la maggioranza, a partire dal sindaco, con la richiesta di dimissioni”. Per i meloniani interviene la capogruppo in consiglio comunale Maika Canton: «Parole e sentimenti lontani dai valori di Fratelli d’Italia, il partito a livello locale prenderà provvedimenti contro l’assessore Quarta, che ha comunque chiesto scusa per le sue parole assolutamente inconciliabili con i valori del nostro movimento politico. La mia solidarietà e quella del gruppo consiliare FdI di Venezia va a Monica Sambo, mamma, rappresentante professionale e politica della nostra città”.
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