«Le soluzioni sono tante, bisogna agire velocemente» – .

«Le soluzioni sono tante, bisogna agire velocemente» – .
«Le soluzioni sono tante, bisogna agire velocemente» – .
«La politica di Barletta sta raggiungendo negli ultimi giorni livelli di bassezza senza precedenti, tra accuse personali, ipocrisie e menzogne ​​che non contribuiscono certo a ristabilire la giusta fiducia tra cittadini e politica, che gli ultimi dati sull’affluenza alle urne mostrano essere in grave crisi. Ieri in Consiglio comunale è andato in scena l’ennesimo rimpallo di accuse meschine da parte di una maggioranza sempre più divisa: il terreno di scontro è stata ancora una volta la TARI, tema particolarmente delicato perché mette la mano direttamente nelle tasche dei contribuenti”. Così il responsabile territoriale del Movimento 5 Stelle, Luca Savella.

«Meno di un anno fa erano già arrivati ​​gli aumenti dell’imposta comunale: mentre il Sindaco ripeteva il mantra di non aver stabilito alcun aumento, il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle gli faceva notare che la sua amministrazione, a differenza delle scelte fatte dal questore prefettura Francesco Alecci, non aveva confermato le agevolazioni TARI per sostenere le famiglie in difficoltà.

A distanza di qualche mese la storia si ripete, ma questa volta il Sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di attingere alle casse comunali per assorbire un aumento disposto dall’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA). La mossa, però, non sembra particolarmente intelligente perché, se è vero che i cittadini non vedranno un aumento della tassa annuale, è altrettanto vero che beneficeranno di 1,2 milioni di euro in meno in servizi che avrebbero potuto essere destinati al cura del verde o ripristino delle pavimentazioni stradali.
Ma questi costi non potranno gravare a lungo sulle casse comunali: prima o poi arriverà il momento di aumentare la Tari come è già avvenuto, senza troppa pubblicità, in altre città italiane e nella stessa BAT. Un ulteriore esborso di circa 2,5 milioni è già all’orizzonte per un provvedimento della Regione Puglia bocciato dal Consiglio di Stato.

Quindi cosa si può fare? Tanto, come hanno spiegato in Consiglio comunale i rappresentanti del Pd e della Coalizione Civica e come sostengono da tempo anche associazioni ambientaliste come Italia Nostra, Legambiente e WWF. Innanzitutto bisogna passare a un sistema pay-as-you-throw, che premia le famiglie che aumentano il riciclo e riducono lo smaltimento in discarica. È dimostrato che nei comuni in cui si applica la ripartizione dei rifiuti si sono ottenuti ottimi risultati, non solo in termini di tutela dell’ambiente e della salute, ma anche a livello finanziario, con una riduzione dei costi di smaltimento. A Barletta, però, la raccolta differenziata stenta: i cittadini sono stufi perché la loro buona volontà nel riciclare non viene premiata, anzi…

Poi serve una seria lotta all’evasione fiscale, perseguendo penalmente tutti quei furbetti (e sono tanti) che riescono a evadere il pagamento della tassa comunale: se tutti pagassero, la spesa per famiglia sarebbe notevolmente inferiore.

Si tratta di soluzioni disponibili già attuate in altre città: invece l’unica soluzione proposta dal Centrodestra per risolvere il problema sarebbe la costruzione di nuovi inceneritori per “chiudere il ciclo dei rifiuti”. Siamo sinceramente sorpresi di vederli accanto a cittadini arrabbiati quando si tratta di lottare per l’ambiente, per poi boicottare modelli innovativi di raccolta e chiedere la costruzione di nuovi impianti di combustione per poi alzare le barricate quando verranno costruiti “sulla soglia di casa nostra”. Il Movimento 5 Stelle in molti comuni italiani ha promosso iniziative che vanno in questa direzione. Alle nuove discariche e ai nuovi inceneritori proposti dal centrodestra barlettano rispondiamo con la tempestività della tariffazione e la lotta all’evasione fiscale e siamo certi che molti tra forze politiche, associazioni e comuni cittadini sono disposti a collaborare con noi per raggiungere questo risultato. Rispondiamo alle aberrazioni ecologiche proposte dall’amministrazione Cannito e dalla sua maggioranza con proposte concrete, misurabili e realizzabili che vadano nella direzione della tutela dell’ambiente, della salute e della salvaguardia del nostro futuro”.

 
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