lo stato di massimo pericolo è stato prorogato fino al 15 ottobre – .

lo stato di massimo pericolo è stato prorogato fino al 15 ottobre – .
lo stato di massimo pericolo è stato prorogato fino al 15 ottobre – .

Amministratori, vertici istituzionali e forze dell’ordine a confronto Carcere borbonico di Avellino sul piano di prevenzione contro incendi boschivi in Irpinia. Ce ne sono già 41 coloro che si sono iscritti dall’inizio dell’anno.

Restano le zone più a rischio Upper Irpiniathe Mandamento-Baianese, the Media Valle del Calore and the Valle Caudina. periodo di massimo pericolo di incendio a causa del cambiamento climatico è stato esteso fino al 15 ottobreL’incontro di ieri mattina è stato promosso dall’presso la Prefettura presso la Direzione regionale della Protezione civile.

«Prevenzione e lotta agli incendi boschivi richiede l’impegno di tutte le forze in campo – spiega il prefect Rossana Riflessoche ha aperto i lavori della riunione di ieri -. Stiamo intensificando ogni azione al fine di valorizzare la massima sinergia tra tutti gli operatori per promuovere ogni iniziativa utile ai fini di un’efficace campagna di prevenzione incendi”.

Mezzi e uomini della Protezione civile sono già in azione, comunità montane, volontari, vigili del fuoco e polizia forestale per prevenire e contrastare il fenomeno degli incendi. «Quella Irpinia – aggiunge il prefetto – è una realtà immersa nei boschi, bellissima dal punto di vista paesaggistico, ma estremamente fragile per altri aspetti, per questo appare più che mai necessaria prendere tutte le precauzioni per proteggere questo prezioso patrimonio. Invitiamo sindaci, aziende ed enti gestori di strade e ferrovie ad adottare le necessarie e preventive misure di pulizia, con mantenimento della vegetazione. Facciamo appello – è l’invito del rappresentante del governo – anche alla responsabilità dei singoli cittadini, invitandoli ad evitare comportamenti rischiosi».

Per illustrare il nuovo piano di prevenzione incendi varato dalla giunta regionale per il periodo 2024-2026, l’ Responsabile del personale di Emergenza e Post Emergenza della Protezione Civile della Regione Campania, Claudia Campobasso che ha analizzato i dati dell’anno scorso. Nel 2023 in Irpinia sono stati censiti 295 fuocoI comuni con il maggior numero di incendi sono stati Calitri, Caposele and Chiusano San Domenico. L’area bruciata complessivamente più estesa si trova a Lacedonia con circa 50 ettari di bosco bruciato. Tra le principali cause delle fiamme si evidenziano l’abbandono delle aree, la mancata pulizia dei terreni, la combustione incontrollata di sterpaglie e residui vegetali. «Questa stagione è iniziata in modo significativo, c’è una notizia importante: il periodo di massimo pericolo è stato prorogato fino al 15 ottobre – afferma Claudia Campobasso -. Pertanto, durante questo periodo dovranno essere rispettati tutti i divieti e gli obblighi, come ad esempio il divieto di bruciare residui vegetali.”

Campobasso sottolinea l’importanza dell’aggiornamento dei catasti e della formazione del Dos (Direttore Operazioni Antincendio) per il personale della polizia municipale e municipale: «È una figura fondamentale per poter inviare l’elicottero e intervenire tempestivamente. Ma è importante anche segnalare l’inizio di un incendio”.
Per dare un prezioso supporto al lavoro di protezione civile, polizia forestale e vigili del fuoco. «Vengono individuate le aree più critiche e sono stati utilizzati sistemi di videosorveglianza opportunamente nascosti per identificare gli autori degli incendi” spiega il comandante forestale provinciale, Fernando SileoIl supporto dei vigili del fuoco è importante. «Mettiamo a disposizione una squadra e un DOS che si occupano esclusivamente di incendi boschivi“, aggiunge il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Mario Bellizzi.

 
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