Liste d’attesa, i direttori generali dell’Asl chiariscono alcuni punti – .

Liste d’attesa, i direttori generali dell’Asl chiariscono alcuni punti – .
Liste d’attesa, i direttori generali dell’Asl chiariscono alcuni punti – .


“Negli ultimi mesi il tema delle liste d’attesa, come è giusto che sia, ha assunto la massima centralità sui media nazionali e locali, evidenziando le criticità che caratterizzano il sistema sanitario nazionale e, indistintamente, le regioni italiane.

Questa nota congiunta intende contribuire ad informare i cittadini su alcune tematiche specifiche, che hanno attirato l’attenzione dei mass media, degli organi rappresentativi, della politica e dei cittadini”. Così in una nota congiunta i direttori generali della Asl n. 1 Prof. Ferdinando Romano, ASL n. 2 Dott. Thomas SchaelASL n. 3 Dr. Vero MichitelliASL n. 4 Dr. Maurizio Di Giosia

“Il tema che intendiamo affrontare qui è quello dell’ pre-liste o liste mobiliuna metodologia operativa per la gestione delle liste di attesa ampiamente utilizzata su scala nazionale (fuori da moltiVeneto, Valle D’Aosta, Lombardy, Tuscany, etc.)

Sul punto desideriamo chiarire che:

  1. La metodologia di pre-lista non altera – in alcun modo – il monitoraggio dei tempi di attesa e nello specifico dei dati della settimana indice (rilevazione ex ante), definiti al momento della prenotazione;
  2. Le pre-liste non solo non alterano i risultati del monitoraggio in senso migliorativo ex antema – in concreto – hanno un impatto positivo sulla soddisfazione dei bisogni espressi dai cittadini-utenti;
  3. Sul piano normativo, i processi di presa in carico e di pre-liste sono, infatti, configurati nel punto 3.5 (Back office) del Piano regionale per la gestione delle liste di attesa della Regione Abruzzo (DGR 265/2019), per effetto del quale “Il corretto funzionamento del Sistema CUP è reso possibile da un servizio di Front-office per la raccolta delle richieste, prenotazione e/o ritiro e da un servizio di Back-office, che si occupa della gestione e programmazione delle agende e del supporto alla prenotazione e ai punti di consegna , attivando la figura dello “Specialista della Coppa”. Il compito prioritario di questa figura è la gestione delle criticità che si presentano agli sportelli e al call center, da affrontare con modalità diverse. Lo Specialista interviene nel caso in cui le prestazioni richieste con le classi di priorità non siano disponibili e in generale nelle situazioni in cui gli operatori di sportello non hanno la possibilità di dare una risposta efficace all’utente. Gli operatori di back office – CUP di ciascuna delle quattro ASL prendono in carico la prenotazione con la priorità indicata e utilizzando la procedura informatizzata di lista d’attesa; contattare in via prioritaria i medici prescrittori qualora vengano riscontrati errori e criticità nella compilazione della prescrizione rispetto al quesito clinico, e anche gli assistiti che non abbiano trovato disponibilità, quando la prestazione risulti disponibile, sollevandoli dall’onere di dover contattare nuovamente il CUP”.
  4. Il provvedimento normativo di cui al punto precedente prevede, in termini operativi, la creazione di pre-elenchi, ossia elenchi in cui inserire i cittadini ai quali le Aziende sanitarie locali non hanno garantito le prestazioni richieste nei termini di legge. Prefigura, infatti, la necessità dell’attivazione di preelenchi funzionali alla presa in carico del paziente e al richiamo dello stesso quando il servizio diventa disponibile (per aumento della disponibilità o per cancellazione/spostamento da parte di altri utenti).
  5. Le pre-liste si configurano come ulteriore soluzione organizzativa volta a rispondere a particolari criticità in favore dei cittadini, attraverso complessi processi informatizzati di presa in carico.

È giusto ricordare che un lungo ed impegnativo lavoro è stato portato avanti, negli ultimi anni, dalle Regioni, dall’Agenas, dal Ministero della Salute, al fine di regolamentare il complesso universo delle liste di attesa, armonizzando – tra l’altro – le strategie di governo delle liste di attesa. Tale processo ha ampiamente superato la fase preparatoria e si appresta a giungere alla fase di ratifica legislativa e regolamentare.

Su base regionale, sarà ora necessario, anche in considerazione dei nuovi scenari previsti dal decreto legislativo 7 giugno 2024, n. 73, che introduce importanti misure di surrogazione dell’accesso, qualora le aziende sanitarie non siano in grado di garantire le prestazioni nei tempi previsti dalla normativa vigente (ricorso alla libera professione intramuraria, a prestazioni aggiuntive o al sistema privato accreditato), uniformare e armonizzare le diverse modalità organizzative poste in essere, proprio al fine di dare piena attuazione al Piano regionale per la gestione delle liste di attesa (DGR 265/2019)”.

“Inoltre, le Asl – in virtù dei nuovi modelli organizzativi e digitali introdotti – promuoveranno ulteriormente il rafforzamento del back-office, come già fatto nel corso dell’esercizio 2023. Anche nei piani di razionalizzazione appena presentati alla Regione Abruzzo, le Asl non hanno diminuito le risorse umane dedicate a queste preziose attività, che si fondano sui citati strumenti di gestione delle liste di attesa.

In conclusione, riteniamo che, sul fronte delle liste di attesa, molti sforzi siano stati fatti per garantire ai cittadini-utenti servizi quanto più efficaci e tempestivi possibili.

Siamo perfettamente consapevoli che persistono ancora situazioni critiche alle quali, con il sostegno dello Stato centrale, della Regione e dell’Agenzia regionale per la sanità, intendiamo contrastare con le nostre migliori intenzioni ed energie”, concludono i direttori.



ETICHETTE

Liste d’attesa Asl laquila


 
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