“L’emergenza idrica a Potenza e nel suo hinterland ha raggiunto livelli davvero preoccupanti. Prefetto, Regione e Comune convochino con urgenza l’unità di crisi perché vengano messe in atto tutte le iniziative necessarie per creare il minor disagio possibile ai cittadini”. Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito. “Innanzitutto – aggiunge – chiediamo ad Acquedotto Lucano una comunicazione più rapida, efficace e capillare con l’utenza in merito agli orari di sospensione della rete idrica. È inaccettabile che in molti casi l’informazione arrivi qualche minuto prima dell’interruzione del servizio. È poi necessario intervenire con l’impiego di autobotti in tutta la città, dal centro alla periferia fino ai quartieri, comunicando per tempo l’orario di arrivo. Sappiamo infatti che interi quartieri sono rimasti senza acqua per 72 ore. Ad oggi siamo a conoscenza del passaggio casuale di autobotti, senza che i residenti siano stati informati.
Sebbene l’emergenza riguardi anche la provincia e l’intera Basilicata – prosegue Esposito -, tenuto conto del ruolo di servizio del capoluogo, a partire dalla presenza dell’ospedale regionale, sono necessari interventi urgenti per contenere l’emergenza che, da questi giorni, potrebbe diventare di carattere sanitario e ambientale”.
Per Esposito “è giunto il momento di fare chiarezza e individuare specifiche responsabilità istituzionali, se ce ne sono. Perché se è vero che siamo di fronte a una crisi climatica in corso, con alti livelli di siccità, è anche vero che Potenza ha il più alto tasso di dispersione idrica (71% secondo l’Istat) in Italia, a causa di scarsa manodopera e sistemi antiquati. Pertanto, le cause precise di questa emergenza senza precedenti devono essere accertate e rese note ai cittadini che meritano rispetto e trasparenza”.
