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Caserta – Le recenti sentenze emesse dalle Corti nazionali, europee e internazionali sulle conseguenze dei cambiamenti climatici che si stanno verificando sul nostro pianeta e che stanno avendo un grande impatto sulla vita di ogni essere umano e sulle sue attività economiche, sociali e culturali, saranno al centro di un interessante convegno dal titolo “Giustizia climatica”, in programma martedì prossimo 2 luglio presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che ha sede a Caserta.
Nell’ambito del progetto Prin Pnrr 2022 “Coping with Climate Change. Metodo, ragioni e procedure per il policy making science based” e con il patrocinio della rivista giuridica AmbienteDiritt, il dipartimento Vanvitelli e il Dottorato in Ambiente, Diritto Comparato e Transizioni promuovono un seminario giuridico che, con inizio alle ore 10.30, in sala 3 di Viale Ellittico 31, passerà in rassegna le recenti decisioni giurisprudenziali nazionali e internazionali, nella prospettiva delle problematiche legate al cambiamento climatico.
“Il convegno offrirà un’occasione unica per discutere di questi temi con i massimi esperti e per promuovere un dialogo costruttivo sulle sfide e le opportunità legate alla giustizia climatica”, spiegano il direttore del dipartimento, Francesco Eriberto d’Ippolito, e il coordinatore del dottorato, Domenico Amirante, che porteranno i saluti di benvenuto insieme a Vincenzo Pepe, fondatore di FareAmbiente – Movimento Ecologico Europeo e professore ordinario di Diritto dell’Ambiente e dell’Energia italiano e comparato; Fulvio Conti Guglia, direttore della rivista AmbienteDiritto.
Coordinato da Amirante, interverrà come relatore Francesco Corvaro, inviato speciale del Governo italiano per i cambiamenti climatici, mentre la ricercatrice Alessandra Osti dell’Università Statale di Milano tratterà il tema della giustizia climatica; Carmine Petteruti di UniVanvitelli nonché responsabile dell’unità operativa Prin Pnrr 2022 “Coping with Climate Change. Metodo, ragioni e procedure per un policy making basato sulla scienza”; Luigi Colella di UniCampania e Barbara Marchetti dell’Università “E-Campus”.
