TRIESTE Nel corso del G7 Istruzione è stata “fortemente sottolineata” la necessità di contrastare l’abbandono scolastico, che si è “accentuato dopo il Covid”. Quindi “occorre riportare i bambini a scuola”.
Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione al Merito Giuseppe Valditara nel corso della conferenza stampa al termine della due giorni di lavori a Trieste.
Valditara ha detto che è stata citata l’esperienza italiana, quella francese, simile per certi versi alla nostra, quella del Regno Unito. «Sono emerse diverse proposte che saranno raccolte a fine lavori, che saranno di grande ispirazione per le politiche di inclusione», ha annunciato Valditara, ribadendo che «la lotta alla dispersione scolastica è uno degli obiettivi principali di tutti i governi». Non solo studenti: «Un altro grande tema è la valorizzazione dei docenti, ai quali va restituita autorevolezza, sia economica con l’aumento degli stipendi, sia con la sicurezza del posto di lavoro e dando alla didattica una centralità sociale». In Italia «l’anno scorso sono stati assunti oltre 40mila docenti, nei prossimi tre anni ne saranno assunti oltre 70mila, poi ci sarà un progressivo assorbimento di questa precarietà»
Come anticipato nel Forum al Piccolo, Valditara ha parlato di «personalizzazione della formazione, personalizzazione della didattica», elementi che ha definito «centrali». Il ministro è poi tornato sull’importanza, «se vogliamo dare un futuro a tutti i giovani», di «costruire un percorso scolastico in linea con i tanti talenti».
Ciò significa “garantire anche un percorso formativo tecnico-professionale di qualità, che sia collegato al mondo del lavoro, al mondo dell’impresa; scuola e impresa non sono antagonisti ma devono collaborare insieme”, ha aggiunto.
