“Bus tagliati, servono soluzioni adesso”. Comuni e Provincia all’attacco – .

“Bus tagliati, servono soluzioni adesso”. Comuni e Provincia all’attacco – .
“Bus tagliati, servono soluzioni adesso”. Comuni e Provincia all’attacco – .

Sabato sarà uguale a domenica in Val di Bisenzio per gli autobus, almeno fino a settembre: le frazioni che non avevano corse la domenica – come Migliana, Schignano e Sofignano – non avranno mezzi pubblici neanche il sabato. Il giorno dopo la notizia riportata dal nostro quotidiano, Provincia e Comuni della Val Bisenzio hanno risposto, rilanciando la palla alla Regione e ad Autolinee Toscane.

“Le risposte alle criticità che si stanno profilando per il servizio di trasporto pubblico richiedono molta concretezza, per questo è necessario coinvolgere fin da subito, insieme al Comune di Prato, il tavolo di confronto già attivo con la Regione che ha la competenza specifica per la programmazione dei servizi di mobilità e per la gestione degli appalti con Autolinee Toscane e Trenitalia”. Così il presidente della Provincia, Simone Calamai e i sindaci della Val di Bisenzio, Francesca Vivarelli, e Maria Lucarini.

“Da ottobre, prima dell’alluvione e prima dell’entrata in vigore del T2, il nuovo orario del servizio di trasporto pubblico – sottolinea il sindaco di Cantagallo, Guglielmo Bongiorno, l’unico dei tre sindaci presenti dalla scorsa legislatura – abbiamo chiesto , insieme a tutti i Comuni della Provincia, della Regione e di Autolinee Toscane, rispettivamente proprietaria e gestore del servizio di trasporto pubblico, una rimodulazione di percorsi e orari attraverso un nuovo progetto di servizio condiviso con gli enti locali. Aspettiamo ormai da nove mesi ed evidentemente la misura è colma. I nostri cittadini, spesso le fasce più deboli della popolazione, hanno il diritto di viaggiare con i mezzi pubblici, e tutti noi, enti e aziende, abbiamo il dovere di trovare le soluzioni più adeguate nell’interesse della comunità”.

La situazione di emergenza deve essere affrontata immediatamente. “Crediamo, rispetto alle problematiche indotte dalla programmazione estiva dei servizi, che il dibattito debba subito concentrarsi sull’individuazione di soluzioni che permettano di superare le maggiori criticità, costituite da un’eccessiva rarefazione o da una totale assenza di servizi in determinate giornate, orari fasce orarie e/o ubicazioni, attuando le possibili rimodulazioni tra i servizi programmati, al fine di rispondere alle reali esigenze dei cittadini”, sostengono gli amministratori. Anche le amministrazioni della Val di Bisenzio hanno pronto un piano di medio-lungo termine. “Una volta affrontata l’emergenza – dicono – occorre lavorare altrettanto intensamente e in modo coordinato per migliorare la qualità e la quantità dei servizi di mobilità, a partire dall’intermodalità tra ferro e strada, dall’integrazione tariffaria, anche, soprattutto nelle zone collinari e marginali, località, servizi di prenotazione flessibili e aumento del numero di viaggi in treno. Ci auguriamo che tutti, comprese le aziende di trasporto, dimostrino la seria volontà di collaborare per i bisogni delle nostre comunità”.

Claudia Iozzelli

 
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