la doppia fila si ferma qualche metro più avanti – .

È iniziata mercoledì la sperimentazione delle nuove maglie, le barriere di plastica, posizionate in viale Pietramellara, nel tratto che collega piazza Medaglie d’Oro con via Amendola. Si tratta di una misura necessaria affinché il Comune faccia marcia indietro i frequentatori abituali del parcheggio selvaggio dall’intenzione di fermarsi in seconda fila in attesa di caricare o scaricare qualcuno alla stazione centrale.
Si tratta in realtà di una rinascita, perché il Comune di Bologna aveva già adottato con buoni risultati questo deterrente proprio dall’altra parte della stazione, quella che si affaccia su via de’ Carracci.

La recinzione che impedisce il parcheggio

Oltre al posizionamento delle barriere bianche e rosse, che permettono al traffico di confluire in due corsie distinte, è stata inoltre posta una recinzione per impedire il parcheggio in quella che ufficialmente era adibita a zona di scarico merci da parte di attività commerciali e dove, in realtà, si è creato un ingorgo di auto. È proprio questo il punto, tra l’ingresso esterno del KFC e la farmacia, in cui le doppie file di auto parcheggiate ostacolavano il passaggio dei mezzi pubblici con conseguente congestione del traffico.
A pochi giorni dall’avvio della sperimentazione, quello che emerge è questo non è più possibile vedere i veicoli in file parallele e nessuno si ferma più nella zona incriminata, se non poco più in là. Infatti, appena tre o quattro metri dopo il semaforo, inizia la lunga fila di auto parcheggiate, nonostante il divieto in vigore dal 10 giugno e valida fino all’8 settembre 2024. Chi parte dopo il semaforo verde si ritrova a dover schivare i veicoli fermi, che restano fermi nonostante il concerto di clacson.

La sperimentazione

La lunga fila di auto (che occupano anche gli spazi dedicati ai pullman, ai bus sostitutivi ferroviari e ai passaggi pedonali) con le loro quattro luci lampeggianti inizia dal numero 18 e arriva fino al numero 12. Apparentemente una distanza minima, ma sono più di duecento metri. Una soluzione, quindi, che sembra – almeno momentaneamente – avere solo spostato il problema. La sperimentazione durerà almeno due settimane, ma se i risultati saranno positivi, come auspicato da Palazzo d’Accursio, si passerà a una soluzione definitiva con l’installazione di New Jersey fissi in cemento e l’adeguamento della segnaletica. Il sottopasso per la sosta veloce resta accessibile – come ha ricordato il Comune – ed è aperto dalle 5.30 alle 23. Tutto questo nell’ottica di un progressivo incremento della flotta di mezzi pubblici che transiterà nella stazione centrale. Con l’imminente apertura dei cantieri del tram in centro sarà poi necessario garantire un maggiore flusso veicolare.

 
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