19:23:32 CASERTA. A diciotto giorni dall’arresto, i giudici della XII sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno annullato l’ordinanza degli arresti domiciliari per l’imprenditore di Maddaloni Gioacchino Rivetti e per il funzionario del Comune di Caserta Francesco Biondi, difesi rispettivamente dagli avvocati Luca Tornatora e Giuseppe Stellato.
I pm Urbano e Bosso avevano chiesto l’arresto in carcere per il primo (respinto dal gip) e gli arresti domiciliari per il secondo, contestando i reati di corruzione, violazione del decreto legislativo 165 che regola l’attività di governo di un ente con funzioni di dirigenti e falsificazioni relativi all’affidamento diretto dei lavori di ristrutturazione del canile comunale di Caserta per un compenso di circa 60.000 euro.
Nel corso dell’inchiesta in corso, entrambi hanno dichiarato al gip Daniela Vecchiarelli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che non sussisteva alcun rapporto di corruzione e che i lavori svolti in abitazione di Biondi (che per la difesa non sono nemmeno stati provati, stando a quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche) sarebbero stati il frutto di una vecchia e consolidata amicizia.
Lo stesso Rivetti ha spiegato di non essere ancora stato pagato per la ristrutturazione della cuccia e di aver svolto lavori per il Comune per molti anni e per diverse amministrazioni, tanto da essere stato chiamato in diverse occasioni per lavori urgenti. Domani si discuterà dei riesami degli altri due funzionari Giuseppe Porfidia e Giovanni Natale.
John Mary Mascia
