“Luoghi storici d’Italia”, due località alessandrine nella guida – .

“Luoghi storici d’Italia”, due località alessandrine nella guida – .
“Luoghi storici d’Italia”, due località alessandrine nella guida – .

MILANO – Io sono dovuto le realtà della provincia di Alessandria che compaiono nella nuova edizione 2024/2025 della prestigiosa guida”Luoghi storici d’Italia”. Si tratta del Pasticceria Barberis di Valenza e di Ristorante Corona di San Sebastiano Curone.

Nel complesso sono buoni 23 le località piemontesi citate nel volume. Con due new entry per la nostra regione: la Gelateria Pepino 1884 di Torino e il ristorante Caffè delle Rose Bistrot (dal 1900) di Verbania.

Locale: la famiglia come pilastro

In totale lo sono 200 i luoghi, per una media di 175 anni di attività alle spalle, contenuti nella 46a edizione del volume. Che, ogni due anni, racchiude le eccellenze italiane in fatto di ospitalità e accoglienza.

“La nostra associazione nasce nel 1976 con lo scopo di proteggere e valori l’immenso patrimonio nazionale di luoghi di importanza storica. – spiega Enrico Magnesipresidente di Locali Storici d’Italia – Non bastano 70 anni di attività per entrare a far parte di questo circuito. Queste realtà devono rappresentare un centro comunitario importanza storica e culturale all’interno della comunità in cui si trovano.”

L’edizione 2024/2025 ha come filo conduttore l’importanza delle famiglie che hanno dato (e continuano a dare) vita a questi luoghi. Abbiamo voluto dare spazio alla rilevanza del persone, al loro impegno e lavoro costante per tramandarli di generazione in generazione, modernizzandone la proposta ma senza stravolgerla. “Si tratta di attività che hanno attraversato periodi, anche difficili, nel corso della storia. Ma per questo sono riusciti a gettare le basi Passa il testimone alle generazioni future” conclude Magnes.

Eccellenza “made in Alessandria”

A proposito della pasticceria Barberis, leggiamo: “Caffè ottocentesco, poi confetteria con liquoreria e “Fornitore della Real Casa Savoia”, la Barberis è considerata la tempio della dolcezza di Valenza. Storico punto d’incontro delle grandi famiglie dell’arte orafa. Nel 2006 ha dovuto lasciare la sua sede originaria. Nella nuova sede conserva il bancone novecentesco, gli eleganti arredi ad alta boiserie che risalgono alla fondazione e prosegue, con passione, la tradizione del ricette originali elaborata in oltre un secolo di attività. Tra cui la tartufata, gli amaretti, i savoiardi e il panfrutto, dolce senza burro inventato in tempo di guerra”.

Mentre il ristorante Corona viene definito “locanda sull’antica “via del sale” che, fino al Settecento, collegava Genova al nord Italia per il trasporto del prezioso conservante alimentare. È sempre del stessa famiglia dalle origini. A metà dell’Ottocento, il bisnonno Giovanni era il cuoco-cecchino del generale Lamarmora nella guerra di Crimea. Lo frequentavano D’Annunzioil generale Cadornal’editore Ricordiil motociclista Coppie che era della zona. Tradizione ligure-piemontese e un bel diploma della Regina d’Inghilterra del 1857”.

Da leggere… fino alla fine

La guida, in italiano e in inglese, è disponibile gratuitamente in tutti i luoghi storici che ne fanno parte. Oppure può essere scaricata dall’app o richiesta direttamente all’associazione. Ogni luogo è corredato non da una foto, ma da illustrazioni realizzate da Gianni Renna e Paolo Aiello che richiamano un’atmosfera retrò. 280 pagine in cui trovate anche una curiosa appendice che raccoglie tutte le notizie più curiose delle singole località.


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