i più colpiti (sorprendentemente) sono i millennial – .

Il fenomeno continua a crescere truffe online, dalle frodi sulle carte di credito al phishing, anche per le case vacanze. E, sorprendentemente, sono i più colpiti i ragazzi “nativi digitali”che in teoria dovrebbero riconoscerli per tempo e sapere come evitarli. È quanto emerge dalle testimonianze di Polizia e Airbnb che, alla vigilia delle prenotazioni estive e delle vacanze, hanno rinnovato la loro collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i cattivi attori online. Testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la Polizia di Stato sulle truffe online oltre a lavorare nel mondo digitale da 35 anni ed essere professore universitario, consulente, autore, comunicatore scientifico. Attualmente lo è correspondent for the digital section of Striscia La Notizia, così come consulente del Dipartimento Ministeriale per la Trasformazione Digitale.

L’identikit della vittima e i 137 milioni dispersi

Secondo il Rapporto 2023 sull’attività della Polizia Postale e sulla Cyber ​​Security, il tentativi di truffa online in Italia sono è cresciuto del 6% rispetto al 2022, mentre il i soldi rubati sono passati da 114 a 137 milioni (+20%). Sono invece 2.500 nel phishing identificati e bloccati da Airbnb solo negli ultimi 12 mesi. Secondo il consumismo uno su cinque italiani afferma di aver sofferto almeno una truffa durante gli acquisti online, percentuale che sale al 33,1% nella fascia di età 25-34 annii: ovvero, un giovane su tre è caduto nelle “trappole” dell’e-commerce. L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa, come dimostrano le indagini di Airbnb: anche in altri paesi europei, dal Regno Unito alla Spagna e alla Francia. Perché i Millennials, che vivono sui social, ammettono di essere disposti a fare acquisti d’impulso se questo porta ad un risparmio significativo in termini economici, magari effettuando accordi al di fuori di piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi così a rischi maggiori.

Gli 8 consigli più utili

1. Controlla l’indirizzo del sito web. Sia che utilizziate un computer o uno smartphone, è meglio verificare che state prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l’app di Airbnb oppure andare direttamente sul sito per assicurarvi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it).
2. Non cliccare su link sconosciuti. Se non sei sicuro che un messaggio o un post provenga da un’azienda riconosciuta, non condividerlo, non interagire o cliccare su alcun link presente. Airbnb fornisce linee guida su come identificare un link o un’e-mail autentici dalla piattaforma. 3. Fai attenzione alle offerte o alle richieste di deposito troppo convenienti. Con l’aumento del costo della vita, molti consumatori sono alla ricerca di ottimi affari; ma se un affare o un annuncio sembra troppo bello per essere vero, potrebbe trattarsi di una truffa. È consigliabile prendersi il tempo necessario per rivedere i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se c’è fretta nei pagamenti. 4. Non pagare mai tramite bonifico bancario. Questo è un metodo di pagamento non consentito da Airbnb. È meglio usare una carta di credito, che offre maggiore protezione. Se ti viene chiesto di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa. 5. Prenota, paga e comunica solo sulla piattaforma. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla proposta di trattare privatamente al di fuori del portale per risparmiare denaro. Tuttavia, questo non consente di usufruire delle garanzie Airbnb, che non riconosce i pagamenti effettuati dagli ospiti prima di 24 ore dal check-in, mentre AirCover per gli ospiti fornisce protezione per alcune possibili eventualità. 6. Controlla le recensioni. Leggere le opinioni degli altri ospiti è utile per farsi un’idea più chiara prima di prenotare, controllare i giudizi e le recensioni e leggere attentamente la descrizione dell’annuncio. Puoi anche porre domande all’host tramite messaggistica sulla piattaforma prima di bloccare le date. 7. Comunicare con l’host. Una volta effettuata la prenotazione, prima del viaggio, è preferibile contattare l’host per concordare l’arrivo e verificare eventuali esigenze di particolare importanza. Se non si riceve risposta, contattare immediatamente il servizio clienti. 8. Come segnalare un problema nel modo giusto. Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre i casi sospetti possono essere segnalati tramite un flag su ogni annuncio. Se hai effettuato un pagamento fuori sede, dovresti contattare immediatamente l’assistenza clienti, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Il parere degli esperti

Valentina Reino, Responsabile Relazioni Istituzionali Di Airbnb Italiaha detto: “Siamo nel bel mezzo della stagione delle prenotazioni; questa iniziativa ha lo scopo di aiutare le persone a capire quali segnali di allarme cercare e quali migliori pratiche adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La stragrande maggioranza dei tentativi di truffa, infatti, avviene al di fuori del nostro sito”. E aggiunge Massimo Bruno, Capo della Polizia di Stato e Direttore della Divisione Crimine informatico finanziario del Servizio Polizia Postale e Sicurezza Informatica: «NNegli ultimi anni si è registrato un costante incremento del settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la Polizia Postale ha gestito oltre 16 mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanze, pacchetti e biglietti di viaggio. Sebbene la maggior parte delle truffe avvenga al di fuori delle piattaforme di prenotazione viaggi, riscontriamo anche in questo settore significative evidenze, soprattutto nei periodi di punta della programmazione delle vacanze. Si tratta di tipologie di truffe che, con un’adeguata e costante sensibilizzazione degli utenti, possono essere riconosciute ed evitate, e la Polizia Postale è pienamente impegnata in questa direzione. Per questo motivo, apprezziamo e rinnoviamo la nostra collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati.”

 
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