“Taranto può fare meglio della scorsa stagione” – .

Abbiamo rivolto a Paolo Cozzi, ex giocatore (444 presenze in Serie A/1, a Taranto nella stagione 2009/2010, 87 nella Nazionale italiana), oggi apprezzato commentatore e opinionista della pallavolo, quattro domande sulla nuova Gioiella Prisma Taranto e una sulla Nazionale di De Giorgi in vista delle Olimpiadi.

Come potete vedere lo staff ricostituito di Gioiella Prisma Taranto?

Cozzi con la maglia della Prisma Volley

“La nuova squadra parte con un buon palleggiatore, Zimmermann, che è migliorato molto negli anni del Monza sotto la guida di mister Eccheli perché prima era uno che giocava poco al centro e ora invece ha fatto un grande salto di crescita . E’ bello aver confermato Lanza che è molto importante; Gironi ha grandissime possibilità di giocare da titolare e il lavoro che sta facendo con la Nazionale italiana gli farà davvero tanto bene. Sullo schiacciatore dovremmo puntare su un canadese (Hofer) visto che i canadesi sono molto apprezzati grazie ad una Nazionale cresciuta molto di livello negli ultimi due anni sotto la guida di Sammelvuo e penso che farà bene alle Olimpiadi . Stare in panchina dà molta sicurezza: è un giocatore giovane, che ha voglia di crescere, assomiglia un po’ al Recine come caratteristiche. D’Heer giocherà al centro anziché Alletti, Alonso potrebbe essere il giocatore che attacca tanto, a Piacenza era un po’ inconsistente. Direi che la squadra c’è, è stata costruita con una certa logica. Bisognerà trovare unità di intenti, lavorare in un’unica direzione”.

Per il Taranto è solo un obiettivo di sicurezza o si può aspirare a qualcosa di più?

“Secondo me può lottare per fare qualcosa in più rispetto alla scorsa stagione difficile, magari provando a vincere qualche partita in più, soprattutto in casa”.

Boninfante-Papi, coppia di allenatori esordiente in Superlega, una scommessa?

I due hanno fatto carriera e questo fa loro molto onore, hanno maturato esperienza nella Nazionale greca, conoscono il nostro campionato, conoscono i giocatori; è una coppia che si fonda sull’amicizia ma che è solida anche per le basi tecnico-tattiche di cui dispone. Secondo me faranno un buon lavoro”.

Se parliamo di giocatori che hanno fatto la storia della Nazionale italiana, solo De Giorgi, Bernardi, Giani e pochissimi altri sono riusciti ad avere una carriera di alto livello anche da allenatore. Perché pensi?

“Questo succede un po’ perché da giocatore sai fare certe cose ma poi devi anche saperle spiegare. Se si guarda indietro, a parte De Giorgi, i grandi ex giocatori sono bravi soprattutto a gestire il gruppo, sanno cosa significa essere stanchi, capire i tempi di recupero, curare la parte mentale. Invece, faticano un po’ di più a costruire giocatori e ad allenare le squadre per dare forma”.

Gironi, lo denunciasti all’epoca a Taranto, insieme a Hoffer (libero, ndc). Come lo vedi nel ruolo di opposto, sia a livello nazionale che di club?

“Non mi aspettavo che tornasse a Taranto e invece è stato bravo. Non è mai facile tornare in un club in cui sei già stato. Fabrizio sa che questa è una grande opportunità per lui di giocare da titolare. È davvero un’occasione d’oro che deve sfruttare al meglio per fare quell’ultimo step che gli manca ancora un po’ per diventare un giocatore completo”.

Quali sono gli auguri per la Nazionale di Fefè De Giorgi alle prossime Olimpiadi?

“Sulla VNL, andando a giocare con la squadra giovane, c’erano poche aspirazioni. Per quanto riguarda le Olimpiadi, vedremo. Coach De Giorgi ha fatto una scelta chiara: far riposare i titolari. Ho la sensazione che possa essere il modo giusto per approcciare al meglio questo importante evento. L’obiettivo è arrivare in finale e penso che possiamo riuscirci. Una volta arrivati ​​lì, tutto può succedere.”

 
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