Maltempo, disastri nelle Valli di Lanzo e nel Canavese – .

Maltempo, disastri nelle Valli di Lanzo e nel Canavese – .
Maltempo, disastri nelle Valli di Lanzo e nel Canavese – .

Piogge intense e incessanti hanno provocato disastri nelle Valli di Lanzo dove piove da oltre dieci ore sopra i 2.000 metri di quota. Una quantità d’acqua impressionante che ha fatto ingrossare la Stura oltre il livello di guardia. In Val di Viù i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Lanzo sono riusciti a raggiungere la strada che sale al Lago della Torre dove si sono verificate diverse frane e un pastore è rimasto bloccato a circa 150 metri di quota. I vigili del fuoco sono riusciti a raggiungerlo a piedi e a salvarlo raggiungendo Usseglio.

Un altro pastore è invece rimasto al sicuro in alpeggio, nonostante i fulmini che si scaricano in quota e possono essere molto pericolosi. Al momento non ci sono problemi nemmeno per i custodi della diga del Lago della Rossa dove il livello del lago si è alzato ma resta sotto la soglia di controllo. Poco prima delle 22 l’amministrazione Chialamberto ha deciso di evacuare sette famiglie che erano a rischio in due edifici nei pressi del rio Vassola che si è trasformato in un torrente in piena.

Tutte le operazioni sono state eseguite dalle squadre dei vigili del fuoco provenienti da diversi distaccamenti che hanno raggiunto le Valli di Lanzo dove alcuni corsi d’acqua si sono ingrossati di oltre un metro e mezzo. Al momento, fortunatamente, non si registrano feriti o dispersi. Nelle Valli di Lanzo sono già al lavoro alcuni mezzi della Città Metropolitana e della Protezione Civile.

La situazione nel Canavese

Una serie di violenti temporali ha colpito ieri sera una vasta area del Canavese occidentale, provocando danni in diversi comuni. Decine le chiamate al centralino dei vigili del fuoco. Tra le situazioni più a rischio c’è una casa scoperchiata in via Matteotti a Busano. All’interno c’erano l’anziana proprietaria e il figlio, miracolosamente illesi. Altre abitazioni di Busano sono state danneggiate dal vento che non ha risparmiato alberi e piante in tutta la zona. In valle Orco, a Noasca, a causa della pioggia, il torrente Noaschetta si è ingrossato a tal punto che la famosa cascata alle porte del paese ha “saltato” il ponte di ingresso al centro abitato, rendendo obbligatoria la chiusura temporanea della strada provinciale 460 del Gran Paradiso.

Un’altra chiusura, sempre sulla 460, si è resa necessaria a causa di una frana sopra Locana, in località Fornolosa, dove sassi e fango sono caduti dal versante sull’asfalto. Per fortuna in quel momento non passava nessuno. Le operazioni di ripristino del 460 sono proseguite per tutta la notte. Una trentina di persone, che stavano cenando nei locali di Noasca, sono rimaste bloccate in paese.

In pianura, invece, la grandine ha colpito una vasta zona tra Cuorgnè, Forno, Rivara, Levone, Valperga e Prascorsano. Sono stati segnalati granelli di ghiaccio grandi come pesche, enormi danni ai raccolti e numerosi finestrini di auto in frantumi. Un violento acquazzone si è abbattuto anche sul territorio di Valprato Soana nella frazione Campiglia, in particolare sui crinali che delimitano la Valle d’Aosta; il torrente Arietta, in Valle Azaria, è stato bloccato da una frana, spargendo materiale sui pascoli e deviando il suo corso. I due alpeggi Azaria sono rimasti senza acqua ed è stato interrotto il traffico per raggiungere le malghe Barmaion.



 
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