domus e magia di luci e voci – .

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L’alba è sempre uno spettacolo meraviglioso. Nell’antica città di Ercolano, sepolti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., tra il racconto di epoche antiche e l’intreccio di suoni di popoli e tradizioni mediterranee, l’esperienza è irripetibile.

Unico in Campania è il Parco archeologico di Ercolano dove ieri alle 17.30 è andato in scena “Lo spettacolo dell’alba – Invenzioni a tre voci” di Coop Culture (repliche il 20 luglio e il 31 agosto). Oltre a Ercolano, l’itinerario è già stato ospitato dal Parco del Castello di Miramare a Trieste, e si terrà nei parchi archeologici di Ostia Antica, della Valle dei Templi di Agrigento e di Selinunte.

Esperienza immersiva e multisensoriale in cui i partecipanti sono stati condotti a spasso nel tempo, tra i cardi e i decumani dell’antica città romana, da apposite guide che hanno spiegato usi e costumi degli antichi popoli. Il tutto intervallato dalle performance musicali del trio formato da Marina Bruno con Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Daniele Sepe al sassofono. Archeologi e storici dell’arte, tra cui il direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, hanno guidato i presenti in alcuni dei luoghi simbolo del sito UNESCO.

Non sono storie mancanti di grandi imprese e la vita quotidiana in Ercolano romana. Così la sosta sulla via principale della città dove è stato mostrato un silos in cui sono stati trovati oltre 200 chilogrammi di pane. Il pane ha fatto pensare al cibo e il regista Sirano, da guida, ha ricordato che nell’antica Roma all’alba la città era già operativa da un po’, con ritmi diversi dai nostri: quello che per noi è il pranzo, gli antichi lo facevano alle 10 mentre la cena era alle 16.

Altra tappa alla Casa dell’Albergo, con l’orto in cui è stato trovato un tronco di pero carbonizzato, per cui è stato ricreato lo stesso ambiente; visita a Casa del Bicentenario e Domus di Nettuno e Anfitrite, così chiamata per la scoperta di un mosaico. Storie sulle ville, le botteghe, gli spazi pubblici dove si consumavano cibo e bevande.

L’intero percorso è stato poi intervallato da suggestivi momenti musicali. Dalle musiche di Roberto De Simone, Benjamin Britten. WA Mozart, Gabriel Fauré, Jansug Kakhidze e canti della tradizione popolare campana, sarda e portoghese. Un viaggio nel tempo e nell’arte molto emozionante, che si è concluso quando l’alba aveva già lasciato il posto a un cielo soleggiato. “Visitare Ercolano è sempre un’esperienza unica”, ha commentato il direttore Francesco Sirano, “e lo è a tutte le ore. Per questo abbiamo deciso con Coop Culture di proporre questa esperienza esclusiva. Da qualche giorno abbiamo riaperto l’Antica Spiaggia ed è un’esperienza da non perdere perché consente di rivivere l’unico fronte mare di una città romana”.

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La mattina

 
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