“Pronti a chiedere lo stato di emergenza” – .

“Pronti a chiedere lo stato di emergenza” – .
“Pronti a chiedere lo stato di emergenza” – .

Da ieri sera, sabato 29 giugno, gli uomini della Protezione Civile Piemontese sono al lavoro per coordinare gli interventi nelle zone del Piemonte colpite dal maltempo, che ha colpito in particolare le zone alpine, dove fino a questa notte sono cadute piogge molto intense che hanno provocato frane e allagamenti.

“Da ieri sera sono in contatto personalmente con i sindaci delle zone colpite – ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio – per tutta la serata e fino a notte fonda abbiamo monitorato l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte. I danni più gravi si registrano sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e Lanzo e nella zona di Macugnaga. I nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima valutazione dei danni e per individuare con i Comuni i primi interventi di ripristino urgenti. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho parlato al telefono con il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, Fabrizio Curcio, per richiedere lo stato di emergenza”.

La Protezione civile regionale ha reso noto che situazioni di particolare rilevanza hanno interessato nella notte la Valle Orco e la Valle Soana, nel Torinese. A Chialamberto si contano tre frazioni isolate ed è stata disposta l’evacuazione precauzionale di due condomini per un totale di circa 20 persone, ospitate nelle camere allestite nella palestra comunale con il supporto dei volontari. Tra Noasca e Locana si è verificata una frana che sta impedendo la circolazione sulla statale 460 per Ceresole Reale. I vigili del fuoco hanno evacuato a piedi, oltre la frana, 35 persone che si trovavano in un ristorante a cenare e che hanno trascorso la notte in un centro allestito a Locana.

Critica la situazione anche a Macugnaga, in Ossola, dove il torrente Tambach, che attraversa il paese, è esondato e ha allagato la strada che porta al centro, impedendo l’accesso alla zona di Staffa. Sono operative squadre di vigili del fuoco, Soccorso alpino e volontari del coordinamento regionale. Manca l’energia elettrica per circa 1500 utenze, per le quali la centrale operativa dell’Enel ha provveduto all’invio di personale per consentire il ripristino del servizio, reso complicato a causa dell’ampliamento di alcune cabine. Al momento ne sono state restaurate circa 500.

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