Elena Vezzulli passa dall’avvocatura alla protezione civile – .

Elena Vezzulli passa dall’avvocatura alla protezione civile – .
Elena Vezzulli passa dall’avvocatura alla protezione civile – .

Elena Vezzullidirettrice dell’Avvocatura comunale per 21 anni, è stata trasferita ad altro incarico. Sarà la direttrice della Protezione civile. È l’ultima novità relativa alla vertenza interna al Comune di Piacenza degli ultimi mesi. L’avvocato Vezzulli, che non gode più della fiducia dell’Amministrazione Tarasconi e del direttore generale dell’ente Luca Canessavenne così spostato di ruolo nell’organigramma dell’ente. Il culmine del conflitto tra Vezzulli, da una parte, e l’Amministrazione e il direttore generale dell’ente si raggiunse nella vicenda relativa a Piazza Cittadella e ai parcheggi, con Canessa e Vezzulli che spostarono pubblicamente le responsabilità della falsa garanzia sulla copertura delle concessioni di sosta.

Sul tema è subito intervenuto Luigi Rabuffi, councilor of “Alternativa per Piacenza”. «Amministrare un Comune – sottolinea Rabuffi – è un’attività molto complicata. Abbiamo bisogno della capacità di riconoscere i bisogni collettivi e di offrire soluzioni efficaci. Farlo con la giusta autorità, che non deve mai trascendere nell’autoritarismo. Partendo da questi presupposti, il presunto trasferimento alla Protezione Civile di Elena Vezzulli, storica coordinatrice della Procura comunale di Piacenza, per ordine del sindaco (che assegna incarichi dirigenziali), rappresenta una forma di masochismo amministrativo. Una “piccola” vendetta volta a enfatizzare il potere autoritario o, più banalmente, a rappresentare quella frase “Io sono io e tu non sei ac…”. che il Marchese del Grillo ha “sdoganato” e che, applicato all’azione amministrativa di un ente, ha la capacità di distruggere le corrette scelte operative, gestionali e organizzative, avvelenando il clima e svilendo i protagonisti. A pagare il conto “pesante” di questa “ritorsione” saranno, come di consueto, i piacentini, che si ritroveranno a finanziare – con i propri risparmi – incarichi di difesa esterna (come già accaduto per il primo giro al TAR dell’appalto, per una cifra vicina ai 6.000 euro) e che si renderanno conto di essere, purtroppo, governati da un sindaco che vuole solo circondarsi di una corte di gentiluomini. Una situazione, come ci ricorda la storia, che solitamente rappresenta l’inizio della fine. D’altronde, se l’autorità è sforzo, mediazione e confronto, l’autoritarismo è usare la voce grossa per evitare sornioni i fastidi, per nascondere la polvere sotto il tappeto, per volgere lo sguardo altrove. Molto più conveniente… Ed è quello che sta accadendo con il licenziamento del massimo dirigente della professione forense, che da un quarto di secolo svolge il suo ruolo al servizio della comunità, rappresentando il Comune di Piacenza in tutte le cause legali . Un personaggio scomodo, Vezzulli, per autonomia di pensiero e irreprensibilità, caratteristiche fondamentali per evitare scivoloni giuridici e derive pericolose, fideiussioni docet… Da domani, se la destituzione di Elena Vezzulli andrà effettivamente in porto, prenderemo quindi atto – con preoccupazione – che a tutelare i nostri interessi giuridico-legali sarà chi non lo ha mai fatto per vivere. Da domani, se Elena Vezzulli diventerà davvero direttore della Protezione Civile, sapremo – con non minore preoccupazione – che chi non ha le specifiche competenze tecnico/professionali ci garantirà la sicurezza nelle attività di prevenzione dalle calamità naturali (e non solo). .

Insomma, da domani la nave piacentina avrà un timoniere che non guiderà più il timone, seguendo la rotta faticosa ma sicura indicata dal programma di viaggio, ma la comanderà tra le onde tempestose della politica piacentina, brindando con orgoglio e presunzione. In questo caso, come sa bene il capitano Schettino, basta poco per schiantarsi sugli scogli.”

 
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