Reggio Calabria, celebration in San Brunello for Monsignor Angelo Casile – .

Reggio Calabria, celebration in San Brunello for Monsignor Angelo Casile – .
Reggio Calabria, celebration in San Brunello for Monsignor Angelo Casile – .

Grande festa nella comunità parrocchiale di San Brunello UN Reggio Calabriatra giovedì 27 e venerdì 28 giugno durante la quale un grandissimo numero di fedeli si è radunato attorno alla loro parroco monsignor Angelo Casile per festeggiare tre anniversari di notevole importanza. Il primo anniversario ricorre il 67° anniversario dell’elevazione della chiesa di San Brunello a Parrocchia, voluta dal defunto arcivescovo metropolita Beato Giovanni Ferro e fondata canonicamente il 27 giugno 1957, e nello stesso giorno affidata al nuovo parroco don Mario Manca.

Sfondo

E subito Don Manca, ritornando alla casa del Signore nostro Padre la sera del 22 settembre 2020, con l’aiuto appassionato e costante di tanti fedeli del quartiere, ha costruito l’attuale luogo di culto. Chiesa che nel 1957, per la prima volta al mondo, è stata dedicata a San Bruno di Colonia, monaco e fondatore dei Certosini. Una coincidenza significativa è quindi che la chiesa sorga sul luogo dove tra il 1089-1090 San Bruno si fermò in preghiera nel periodo in cui era al seguito di papa Urbano II e del conte Ruggero dei Normanni in visita a Reggio nell’ambito di un piano di “traduzione” dei riti greci nella lingua latina. Ed è la storia della pieve reggina, che il conte Ruggero, per l’occasione, aveva chiesto a Urbano II di nominare Bruno arcivescovo di Reggio, sede metropolitana alla quale erano soggette, senza titolare, quasi tutte le diocesi della Calabria. Di fronte, però, all’energico rifiuto di San Bruno, il più ampio appoggio fu dato al sorgere della Certosa che sarebbe sorta nel silenzio accattivante delle vicinanze di Arena e Stilo, somigliando alla grande Certosa già eretta a nord-est di Grenoble. La Certosa di Serra San Bruno è oggi un centro di spiritualità e latinizzazione occidentale.

Gli altri due anniversari celebrati con particolare calore dai fedeli della parrocchia reggina sono legati alla figura di monsignor Angelo Casile, che ha celebrato il decennale della sua nomina a parroco come successore di monsignor Mario Manca che il 27 giugno 2014, dopo aver fondato la Chiesa di San Bruno e lo servì per 57 anni, aveva cessato dal suo ruolo di guida e pastore straordinario della comunità parrocchiale. L’ultimo e terzo anniversario È l’anniversario dei 32 anni di ordinazione sacerdotale di don Angelo Casile, ordinato sacerdote il 28 giugno 1992 per mano del benemerito arcivescovo Vittorio Mondello.

Chi è Don Angelo Casile?

Nato a Reggio il 10 maggio 1967, Don Angelo Casile Oggi è sia parroco della chiesa di San Bruno sia “Moderatore della Curia”, un ruolo nuovo per il vicario generale della diocesi di Reggio-Bova, voluto dall’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, per creare una sorta di “Angelo custode” degli Uffici curiali: un sacerdote impegnato a promuovere “l’armonia nei rapporti” tra quanti sono impiegati nei vari uffici curiali – ricorda lo stesso Casile – e quindi a sviluppare e armonizzare un servizio dedicato alle tante persone che si rivolgono alla Curia per svolgere compiti amministrativi e spirituali, ma anche per ricevere aiuti materiali e caritativi.

La scelta operata da monsignor Morrone avrà certamente tenuto in debito conto il carattere di “dolcezza e umiltà manifestati ogni giorno nell’essere sacerdote e parroco attento alla cura delle anime”, i rappresentanti della parrocchia di San Bruno. E avrà tenuto conto anche della vasta esperienza ecclesiale maturata da monsignor Casile dal 1992 a oggi, iniziata con l’incarico di parroco di Podargoni, Schindilifà e poi di Sant’Alessio in Aspromonte, e poi a Gallico alla guida di la parrocchia di Santa Maria del Porto Salvo, fino al 1999.

Quell’anno l’importante chiamata a Roma con l’incarico di membro della segreteria e poi segretario del cardinale Ennio Antonelli, nominato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana da Papa Giovanni Paolo II e responsabile dell’organizzazione del Giubileo del 2000. Dal 1999 al 2001 , accanto alla carta. Antonelli, don Angelo ha vissuto tanti momenti di incontri e riti liturgici di grande impatto, compresa la sua partecipazione all’organizzazione della XV Giornata Mondiale della Gioventù a Roma. Quando nel marzo 2001 il card. Antonelli venne nominato arcivescovo metropolita di Firenze, il suo successore alla segreteria generale della Cei, monsignor Giovanni Betori, confermò don Angelo Casile suo segretario particolare. Un compito che Casile ha svolto con estrema competenza fino al 2008, quando anche Betori ha lasciato la Cei per assumere la guida pastorale della diocesi metropolitana di Firenze.

Il sacerdote reggino resta così a Roma dove, per la notevole esperienza ecclesiale maturata e riconosciuta tra i membri della CEI, viene incaricato dai vertici della Città del Vaticano di dirigere il prestigioso Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro direttamente emanante dall’omonima commissione della CEI, che guiderà dal 2008 al 2013. Sarà un felice ritorno per don Casile che in precedenza, nel gennaio 1999, era stato chiamato a collaborare con il Direttore dell’Ufficio Problemi Sociali mons. Mario Operti, allora Direttore dell’Ufficio, per preparare le tre Giornate giubilari del mondo del lavoro – guidate da S.E. Mons. Fernando Charrier -, la Settimana sociale di Napoli, e aiutarlo nel consolidamento delle molteplici attività dell’Ufficio e del Progetto Policoro.

In qualità di Direttore dell’Ufficio Nazionale, nel 2010 don Angelo Casile ha guidato l’organizzazione nella diocesi di Reggio Calabria di una seguitissima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che ha registrato la partecipazione di oltre 1200 delegati provenienti da tutte le diocesi italiane.

Al termine del suo incarico, il 27 giugno 2014, don Angelo è tornato nella sua Reggio Calabria con il mandato di parroco di San Bruno dove, nel corso di questo decennio, ha rafforzato e approfondito i rapporti spirituali e di fede con gli abitanti. del popoloso quartiere situato nel centro storico. Nel 2023, nel segno del rilancio della fede attorno alla figura del monaco San Bruno, è da segnalare la firma del gemellaggio con il Santuario di Santa Maria del Bosco a Serra San Bruno.

Le due comunità, strettamente unite dalla particolare devozione al santo certosino, suggellarono la loro amicizia spirituale con l’intento di trasformarsi in “una partnership di fraternità nell’amore a Cristo e di preghiera nella devozione a San Bruno, fratello universale”.

“Grazie Signore per il dono del sacerdote don Angelo Casile che in questi dieci anni ha sempre dimostrato un’enorme cura per tutti noi con grande umiltà e disponibilità – è la testimonianza resa nella Preghiera dei fedeli della comunità parrocchiale -, e chiediamo a Nostro Signore lo stesso sostegno e la stessa forza per camminare insieme a Lui e consolidare la fede e l’amore verso Dio e il prossimo”.

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