60 anni di autonomia del Molise, criticità e proposte per il futuro – .

Nessuna autocelebrazione. Piuttosto, la condivisione di idee critiche e di proposte per il futuro della Regione XX. Perché la partita difficilissima che sta giocando il Molise è quella di mantenere l’autonomia faticosamente conquistata con la legge costituzionale del 27 dicembre 1963.
Alla cerimonia di ieri al Teatro Savoia, che ha inaugurato le celebrazioni per il 60esimo anniversario dell’autonomia del Molise, il premier Quintino Pallante ha dato questa impronta. Una linea guida, ha spiegato, che verrà seguita anche negli altri tre incontri che precedono l’evento finale del 27 dicembre.
“Abbiamo rinunciato volentieri a ogni formalismo perché il 1963 è stata una conquista, io sono nato nel 1961 e non ricordo cosa significasse essere “abruzzese e molisano” ma i miei genitori e i politici dell’epoca non ne erano contenti. Oggi quella conquista diventa una sfida”, ha detto Pallante. Il suo primo intervento al Savoia, poi il racconto del Molise nelle parole degli scrittori e il talk live con i giovani condotto dalla giornalista Michaela Marcaccio. In collegamento da San Francisco l’ingegnere aerospaziale Marco Oriunno che attualmente lavora alla Stanford University. Da Milanco Raffaella Iantomasi, ricercatrice che si occupa di vaccini in Pfizer. In “presenza” Gabriele Ianiro, startupper 32enne di Campobasso, Raffaella Mastrogiuseppe, visual designer di Larino, e Sophia Marinelli, la giovanissima di Agnone che ha illustrato la candidatura della sua città a Capitale della cultura in un’audizione a Roma.
Chi ha scelto di partire e chi è rimasto, dunque: le loro ragioni, sul palco del teatro, sono state il filo conduttore della serata. «Saranno anche uno dei punti chiave del documento che redigeremo al termine del calendario di appuntamenti che abbiamo già stilato», prosegue Pallante.
Rossella Ferro, responsabile marketing del pastificio La Molisana, ha curato l’organizzazione di un focus sullo sviluppo delle imprese, in particolare delle startup. Si svolgerà nella zona industriale di Termoli. Il prof Pasquale Passarelli ha curato un’iniziativa di istruzione e formazione che si terrà a Isernia. Altro appuntamento importante è quello a cui sta lavorando il Generale Luigi Robusto.
«I giovani, il tessuto sociale e produttivo: protagonista del 60° è il Molise. Abbiamo voluto scandire così le celebrazioni perché crediamo sia l’unico metodo efficace. Tutto ciò che emergerà sarà valorizzato nel documento che consegneremo al governatore Roberti e ai vertici istituzionali nazionali il 27 dicembre. E non rimarrà solo un foglio di carta, verificheremo l’anno dopo cosa abbiamo fatto, cosa ci siamo prefissati e cosa non abbiamo fatto, cosa dobbiamo correggere», ha concluso il numero uno di Palazzo D’Aimmo.
La consegna dei premi agli Ambasciatori del Molise nel mondo è stata seguita dall’esibizione dell’Orchestra Sinfonica regionale e dal discorso di chiusura del presidente Francesco Roberti.

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