Malessere in mare durante l’immersione in apnea, per un uomo di 67 anni non c’è più nulla da fare – .

Malessere in mare durante l’immersione in apnea, per un uomo di 67 anni non c’è più nulla da fare – .
Malessere in mare durante l’immersione in apnea, per un uomo di 67 anni non c’è più nulla da fare – .

CASABALATE – Amava il mare da sempre, è scomparso in mare mentre faceva apnea. La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio nelle marine di Casalabate, Trepuzzi e Squinzano, nel tratto in prossimità del lido Era Ura, sulla litoranea che collega alla vicina Torre Rinalda. Ha perso la vita Nicola Refolo, 67 anni, residente a Lecce.

Come detto, l’uomo stava facendo delle immersioni, quando deve essere stato colto da un malore improvviso. E, purtroppo, quando qualcuno dalla riva si è accorto di quel corpo immobile, a pelo d’acqua, c’era già ben poco da fare. I bagnini della vicina spiaggia si sono tuffati per recuperarlo e portarlo a riva per i primi soccorsi, nel frattempo sono stati chiamati anche gli operatori del 118, ma, purtroppo, ogni tentativo di rianimazione è stato vano e alla fine non c’è stato altro da fare che constatare il decesso di Refolo.

Sul posto sono intervenuti la guardia costiera della Direzione Circondariale Marittima di Otranto e i Carabinieri della stazione di Trepuzzi. Dopo aver sentito il pubblico ministero di turno, la salma è stata restituita alla famiglia e trasferita all’obitorio del cimitero di Trepuzzi.

Originario di San Pietro Vernotico, la moglie è di Trepuzzi e quindi era un paese che frequentava assiduamente. Insegnante di scuola, dopo molti anni in Lombardia, Nicola Refolo era tornato nel Salento e, prima di raggiungere la pensione, aveva insegnato al Liceo Artistico di Lecce.

Gli amici lo chiamavano “l’artista del mare”, perché aveva dedicato tutta la sua esistenza al grande fratello azzurro, citando un passaggio della celebre canzone di Umberto Tozzi e Raf. Non solo era un esperto di pesca, ma aveva anche realizzato preziose illustrazioni e sculture in terracotta, tutte aventi come tema centrale il mare e gli esseri che lo popolano. E poi, aveva scritto per importanti riviste del settore e fatto parte di diverse associazioni per la tutela del mare, unendo così passione e competenza. E il destino ha voluto che morisse nelle acque che tanto amava.

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