“La meditazione mi ha salvato”. Anche Vanoli lo vorrebbe al Toro – .

“La meditazione mi ha salvato”. Anche Vanoli lo vorrebbe al Toro – .
“La meditazione mi ha salvato”. Anche Vanoli lo vorrebbe al Toro – .

TORINO – Nell’ultimo Venezia che con Paolo Vanoli in panchina, ha ottenuto la promozione a Serie Ci vediamo dopo la finale playoff vinta contro Cremonese Ha giocato 29 partite di campionato, subendo 36 gol. È poi sceso in campo nelle quattro partite dei play-off, subendo un solo gol (un’autogol di Svoboda): decisamente Jesse Joronen ha bloccato la porta dei veneti in 13 occasioni su 33. La risposta di Vanja Milinkovic-Savic – che potrebbe contendere al finlandese il titolo di titolare del Torino nella prossima stagione – ha mantenuto la porta inviolata 18 volte in 36 giornate di Serie A (31 i gol subiti).

I numeri di Milinkovic-Savic

A guardare i numeri il serbo non dovrebbe essere messo in discussione, eppure non ha mai convinto del tutto. Sicuramente rispetto alle esperienze fallite con Spal, Ascoli e Standard Liegi è sicuramente cresciuto, così come una progressione nelle prestazioni nel triennio con Juric, dopo l’anno 2020-21 vissuto alle spalle Salvatore Sirigu. Detto questo, sono oggettivi il ritardo nella lettura di diverse conclusioni finite sulla sua porta, così come una continua incertezza sulle uscite. Anche questa variabile del suo gioco è migliorata, ma deve tenere conto anche di quello che era il suo punto di partenza. Basso, come ha spiegato Juric all’alba della sua avventura in granata, cioè dopo la prova persa Rennes nell’agosto 2021: “Se giudichiamo la sua altezza, la corporatura da portiere e il gioco di gambe, ma anche la sua personalità, parliamo di un livello altissimo. Ma deve migliorare su altre cose ed essere disposto a lavorare sodo. Secondo me in passato non lo ha fatto quanto avrebbe dovuto”.

L’esperienza di Joronen

Un prologo per comprendere l’attuale strategia della dirigenza granata, volta a inserire in rosa un portiere affidabile con cui poter competere Milinkovic. Questo in attesa di eventuali offerte per il portiere che ha visto gli Europei dalla panchina, visto che è stato sostituito da Predrag Rajkovic, può legare il Torino prendere un secondo portiere di livello medio-alto. Per ora comunque Milinkovic è confermato, e resta l’idea con cui integrare il ruolo Joronen. Vincitore di un campionato a Danimarca con il Copenaghen, deputato di Lukas Hradecky nel Finlandia (19 presenze, per l’attuale portiere della Venezia), e portiere che dentro Italia indossava le camicie di Bresciano e Venezia (dopo il primo torneo giocato nella massima serie con la Bresciano ha affrontato quattro campionati di serie B).

Le parole di Joronen

E, Joronen, un portiere che a Vanoli piace per le sue qualità tecniche e la sua personalità. Quest’ultimo è stato affinato durante un periodo difficile della carriera del finlandese. Come lui stesso aveva affermato in un’intervista rilasciata al sito di Venezia: «A Fulham ho avuto tanti infortuni, in particolare due al ginocchio. In quel periodo mi sono concentrato sulla componente psicologica del gioco e sulla mia crescita personale. Ho preso coscienza di me, dei miei compagni e del bene della squadra anche grazie al supporto del nostro allora psicologo dello sport che mi aveva introdotto alla meditazione e alle tecniche di respirazione. Sono migliorato grazie alla riabilitazione, e ho fatto anche un lavoro psicologico: quest’ultimo è stato fondamentale”. Il Toro, ed Vanoli lo sa bene, comprerebbe un giocatore utile in porta e prezioso per le dinamiche dello spogliatoio.

 
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