Da Ferentino al Pescara Navarra, rifiuti e calcio – Sport – .

Da Ferentino al Pescara Navarra, rifiuti e calcio – Sport – .
Da Ferentino al Pescara Navarra, rifiuti e calcio – Sport – .

PESCARA. Non è bastata la ipotizzata possibilità di vendere parte delle azioni del Pescara e la poltrona di presidente a Rosettano Navarra. Un altro litigio è avvenuto contro Daniele Sebastiani, presidente del Pescara per 13 anni. Era il terzo in poco più di un mese. Sotto il sole, ieri pomeriggio, in pieno centro cittadino: da piazza della Rinascita al municipio per protestare contro la presidenza. Mille tifosi biancoblù. Prossima iniziativa giovedì 4 luglio, data di nascita del club. Saranno 88 anni di vita. La prossima settimana potremmo passare dalle parole ai fatti e avere una nuova struttura societaria. Ma la protesta non si placa nemmeno all’indomani dell’incontro tra Sebastiani e Rosettano Navarra. L’imprenditore ciociaro, 67 anni, ha il suo core business nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Insieme al fratello Bruno da 30 anni si occupa della gestione completa, dal trasporto allo stoccaggio finale. Negli anni ha costruito un impero, partendo dalla ditta individuale che ha fondato nel 1979. Sacrifici e senso degli affari. Tanto che nel 1988 è nata Navarra Spa, gruppo industriale che controlla altre aziende ed è proprietario della piattaforma di stoccaggio temporaneo e trattamento rifiuti nella zona industriale di Ferentino (Frosinone). Questo è quello che chiamano a uomo che si è fatto da sé che costruì le sue fortune anche sui materiali da costruzione e poi diversificò adattando le cave abbandonate e la flotta convertendole al riciclaggio di rifiuti inerti e fangosi. Nel tempo non sono mancati gli inciampi con la giustizia, ma ha sempre trovato il modo di uscirne indenne. Secondo i dati di reportaziende.itnel 2021 Navarra Spa ha fatturato 37 milioni e 358 mila euro. Il costo del personale dell’azienda ammonta a 1 milione e 212 mila euro. Navarra Spa, fino a un paio di anni fa, gestiva quasi 350 mila tonnellate di rifiuti all’anno e aveva circa 80 dipendenti.
Schietto e sanguigno, Rosettano Navarra non è tipo da raccontare le cose. E ha la passione per il calcio. Ha supervisionato numerose aziende, parallelamente allo sviluppo delle sue attività imprenditoriali. Era un calciatore dilettante. Fino a qualche anno fa si divertiva a giocare partite amatoriali. La sua avventura da presidente è iniziata negli anni Novanta, alla guida di Ferentino. Partendo dalla Promozione raggiunse la serie D, vincendo anche un titolo italiano Juniores. Ha poi giocato a calcio nel Pesaro e nel Fano, in Serie C. Con lui alla guida del club decolla Angelo Palombo, divenuto poi il simbolo della Sampdoria. Nel 1999 prese il Frosinone, retrocesse tra i dilettanti e nel giro di un paio di stagioni li riportò in C. Oltre alla promozione, il suo Frosinone nel 2000-2001 ebbe la miglior difesa in tutti i campionati dalla Serie A alla D: appena 16 gol subiti. Nel 2003 Navarra vendette il Frosinone all’attuale presidente Maurizio Stirpe. Per 17 anni l’imprenditore di Ferentino rimase senza calcio, anche se in più di un’occasione diede il suo contributo come sponsor a diversi club, come Sora, Fondi, Ternana e, soprattutto, Ferentino, la squadra della sua città. Rosettano Navarra è un presidente vecchio stile. Viscerale. Ha la reputazione di essere un mangiatore di allenatori e quando deve essere presa una decisione impopolare non c’è bisogno che glielo chieda due volte. Nel 2020 lo sbarco a Livorno, ma il post Aldo Spinelli è un imbuto in cui finisce divorato anche Navarra. Poco tempo dopo il club e l’imprenditore abbandonarono la scena e il club amaranto successivamente scomparve dalla scena professionistica.
È arrivato a Pontedera dopo essere stato avvicinato dal sindaco, Matteo Franconi. Divenuto azionista di maggioranza (con il 39% delle azioni) nell’aprile 2022, Navarra ha portato in salvo il club pisano e nella stagione successiva ha affidato al direttore sportivo Zocchi il compito di apportare aggiustamenti mirati a una rosa che è un bel mix di qualità, esperienza e freschezza. L’avvio di campionato, con mister Catalano alla guida, non era stato all’altezza delle aspettative del presidente e dei 30mila abitanti della cittadina toscana. A farne le spese, ovviamente, è stato l’allenatore, licenziato. Alla guida del club granata è arrivato Massimiliano Canzi, già “secondo” dietro Zenga e Beretta. E poi lo scorso aprile l’annuncio del disimpegno di Navarra dal Pontedera, pronto per la sua prima avventura calcistica in Abruzzo. Si parla di un ingresso a Pescara con il 20%. Ci sono professionisti al lavoro pronti a mettere nero su bianco le proposte emerse durante l’incontro Sebastiani-Navarra di venerdì.
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