Attivo alle 10 del mattino Centri Operativi Territoriali (COT) dell’ASP di Catania. Le nuove strutture sono operative in Acireale, Bronte, Caltagirone, Catania (3), Giarre, Gravina di Catania, Palagonia and Paternò. I lavori per la realizzazione del COT e l’adeguamento strutturale degli uffici alle normative sono stati finanziati nell’ambito della Missione 6 Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un importo leggermente inferiore a 1 milione e 600 mila euroAnche quelli di Palermo sono già attivi.
Non è previsto l’accesso diretto per i cittadini
Tutti gli attori del sistema socio sanitario si interfacceranno con il COT. Non è previsto un accesso diretto per i cittadininé un’attività di controricorso pubblica. Fondamentale, in questa prima fase sperimentale, la sinergia con le aziende ospedaliere cittadine e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, con le quali è stato avviato un proficuo confronto, con l’obiettivo, a beneficio della comunità, di giungere nei tempi previsti alla completa attuazione sul territorio del modello organizzativo e funzionale del COT.
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Al mattino sono operativi i COT dell’ASP Catania
Nel complesso sono 50 risorse professionali dedicati e specificamente formati, tra cui infermieri e operatori informatici, di cui un coordinatore infermieristico per ogni COT, responsabile della gestione e del funzionamento della Centrale, con compiti di collegamento tra quest’ultima e la Distretto territoriale di appartenenza. In questa prima fase sperimentale saranno 10 le centrali operativo al mattino, dal lunedì alla domenica. I COT sono il primo nodo ad essere attivato nella nuova rete sanitaria territoriale. Insieme agli ospedali e alle case comunitarie ne rappresentano i pilastri riforma della rete territoriale progettato dal DM 77/2022. Una volta pienamente operativi, coordineranno la cura della persona e faranno da collegamento tra i servizi e i professionisti coinvolti nei diversi contesti assistenziali.