Riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto dei gruppi di opposizione (Partito Democratico, Alleanza Verde/Sinistra-Brindisi Bene Comune, Impegno per Brindisi, Brindisi Attiva, Movimento 5 Stelle, Movimento Regionale del Salento, Parità Cittadina, Gruppo Misto)
La grave crisi politico-amministrativa della maggioranza del Comune di Brindisi, iniziata irresponsabilmente nelle ultime settimane e che tarda a risolversi, ha compromesso irrimediabilmente ogni possibile tentativo di individuare soluzioni concrete e definitive per azzardare una seria prospettiva per la Brindisi Multiservizi.
I ritardi accumulati a partire dall’assemblea di fine luglio 2023 e la mancanza di coraggio evidenziata dalle mancate decisioni, hanno peggiorato il quadro economico-finanziario della controllata. È utile ricordare come il sindaco Marchionna, durante la giunta comunale di dicembre sul bilancio 2024, avesse rassicurato tutti gli assessori che entro i primi giorni del successivo gennaio 2024 avrebbe portato in discussione il piano industriale di BMS. Da quella promessa sono trascorsi 7 mesi e 4 proposte di piano industriale senza vedere nemmeno una minima soluzione.
Non possiamo ignorare la superficialità e l’incuria amministrativa con cui è stato gestito un dossier particolarmente spinoso come il salvataggio della controllata comunale che accumulava un deficit di circa 3 milioni di euro.
Il fattore tempo è cruciale, poiché, superata la metà del 2024, nessuna delle misure previste nella bozza di piano industriale, che è ancora in fase interlocutoria, è stata attivata. Non abbiamo notizie di abbonamenti per i parcheggi per i residenti del centro, non sono state attivate le procedure per il partenariato pubblico/privato per l’efficientamento energetico degli edifici comunali o per i sistemi di rilevamento dei parcheggi, solo per fare alcuni esempi. E il nuovo parcheggio nei pressi dell’aeroporto, presentato in pompa magna come soluzione, rischia di diventare un peso perché non è ancora utilizzabile e privo delle necessarie procedure di esproprio nonché dell’asfaltatura definitiva.
Insomma, anche i contributi per il miglioramento del piano industriale che, con responsabilità, le minoranze hanno consegnato all’amministrazione comunale sono stati annullati e neutralizzati dall’imprudenza, dall’approssimazione e dal dilettantismo amministrativo.
Le criticità finanziarie della BMS avrebbero dovuto rappresentare la priorità delle priorità dell’amministrazione comunale di centrodestra che invece ha preferito lottare per le poltrone e per la giunta, aprendo una crisi nel buio e rischiando di compromettere definitivamente il destino di 150 dipendenti e delle loro famiglie.
La nostra pazienza è finita, i partiti e gli amministratori del centrodestra dovrebbero assumersi una volta per tutte le loro responsabilità politiche e amministrative se ne sono capaci.
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