Caldo record in Italia e polveri sottili alle stelle: ecco dove – .

Caldo record in Italia e polveri sottili alle stelle: ecco dove – .
Caldo record in Italia e polveri sottili alle stelle: ecco dove – .

L’aria delle grandi città in questi giorni di temperature record è irrespirabile, con livelli di polveri sottili anche due volte e mezzo superiori ai valori standard. La situazione peggiore in Lombardia

Pubblicato:01-07-2024 08:59

Ultimo aggiornamento:01-07-2024 14:02


ROMA – Nelle nostre grandi città, l’inquinamento causato principalmente dal traffico veicolare è oggi aggravato dallo stress termico come conseguenza diretta del cambiamento climatico. Sulla base di parametri internazionali, Ener2Crowd.com, la piattaforma numero uno in Italia per investimenti e risparmi sostenibili, ha aggiornato ad oggi l’indice di qualità dell’aria, elaborando la classifica delle 10 città più inquinate del nostro Paese.

Sul podio troviamo: 1) Milanocon un indice di 56; 2) Bergamo, con indice pari a 55; 3) Brescianocon un indice pari a 56. In queste tre città lombarde i principali inquinanti sono le polveri sottili e in particolare il PM2,5, che raggiunge rispettivamente valori di 12µg/m3, 11,4 µg/m3 e 8 µg/m3.

“La concentrazione di PM2,5 a Milano è attualmente 2,4 volte il valore guida annuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla qualità dell’aria e la concentrazione è pressoché identica anche a Bergamo” sottolinea Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della benefit company Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza verde alternativa, nonché Assistente speciale del Segretario generale per gli affari ambientali e scientifici dell’Organizzazione mondiale per le relazioni internazionali (WOIR).

Seguono in questa classifica: 4) Padova (indice 51); 5) Veneziaa (indice 50); 6) Bolzano (indice 48); 7) Ravenna (indice 46); 8) Firenze (indice 45); 9) Pavia (indice 42); 10) Roma (indice 39).

“La situazione peggiorerà ancora di più a luglio, quando le temperature aumenteranno e di conseguenza la qualità dell’aria peggiorerà”, afferma Niccolò Sovico, amministratore delegato e cofondatore della società benefit Ener2Crowd, specializzata in finanza alternativa.
Secondo gli analisti della piattaforma, quest’anno avremo temperature ancora più elevate rispetto alla scorsa estate, che già aveva stabilito il record di giornate con maggiore stress termico estremo, misurato in termini di temperature percepite superiori a 46 gradi.

In breve un caldo mortalesoprattutto per le persone anziane. Per non parlare i fuochiche nel 2023 ha devastato 5.000 chilometri quadrati di foresta, un’area grande quasi quanto la Liguria, includendo l’incendio in Grecia – il più grande mai registrato in Europa – che ha distrutto una superficie di 960 chilometri quadrati. “Proprio spinti dalla crisi climatica, gli incendi boschivi estremi sono in continuo aumento a livello globale: negli ultimi due decenni, la loro frequenza e intensità sono più che raddoppiate, con un accumulo degli eventi più estremi soprattutto negli ultimi anni” evidenzia Giorgio Mottironi.

Ma l’inquinamento causato dal traffico stradale è aggravato anche dai cambiamenti climatici. Insomma, ci troviamo a dover affrontare una tempesta esplosiva che mette a rischio la nostra salute. “L’Italia è addirittura il primo Paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con 80mila morti premature all’anno, più del triplo rispetto, ad esempio, alla Spagna, dove l’inquinamento atmosferico causa 26mila morti premature all’anno” osservano gli analisti di Ener2Crowd in base agli ultimi dati dati dell’Agenzia europea per l’ambiente.
(DIRE) Roma, 1 luglio. – I dati coincidono con quelli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha rilevato che l’inquinamento atmosferico provoca ogni anno più di 3 milioni di morti premature in tutto il mondo. Secondo gli specialisti di Ener2Crowd le emissioni inquinanti possono però essere ridotte del 50% promuovendo edifici a energia zero e veicoli elettrici. E lo stesso può essere fatto attraverso la finanza alternativa. “Investendo ogni anno anche solo il 4,6% della nostra ricchezza finanziaria, quindi circa 40mila euro pro capite per un totale di 227 miliardi di euro, in prodotti e soluzioni certificati ESG possiamo annullare la nostra impronta di carbonio e portare improvvisamente il Paese a raggiungere oltre 50 % degli obiettivi di transizione sostenibile entro il 2030″ dicono gli esperti. Un vantaggio collettivo, ma non solo: ci sono anche importanti margini di rendimento. Oggi le aziende sono disposte a offrire rendimenti che vanno dal 9% al 12% lordo annuo agli investitori disposti a sostenere i loro progetti di riduzione delle emissioni di CO2 attraverso il debito, e in particolare attraverso servizi di crowdinvesting.
Per i più ricchi, poi, “investire in modo sostenibile” è l’occasione per fare la cosa giusta, dimostrando il ruolo positivo che possono avere, anche in relazione al proprio tenore di vita e ai propri stili di consumo. “Il nostro impegno è verso una transizione energetica giusta, coniugando la sfida globale del cambiamento climatico con la generazione di opportunità” concludono i fondatori di quello che è il più grande fondo di investimento nella transizione energetica oggi presente in Italia.

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