“Romano denuncia mentre Biondi tace e tradisce il suo popolo” – .

“Romano denuncia mentre Biondi tace e tradisce il suo popolo” – .
“Romano denuncia mentre Biondi tace e tradisce il suo popolo” – .


L’AQUILA – “Ha fatto bene Luciano D’Amico di annunciare la presentazione di un’interrogazione al presidente della Regione Abruzzo e all’assessore con delega alla Salute per fare luce sulla reale situazione delle liste di attesa nelle Asl abruzzesi e sul rispetto delle norme vigenti per la prenotazione delle visite e degli esami presso i centri unici di prenotazione”.

Così, in una nota, il Pd L’Aquila, sulla situazione in cui si trova l’Asl della provincia dell’Aquila, “con i parenti dei pazienti dell’ospedale San Salvatore costretti ad acquistare medicinali in farmacia perché sono finito in ospedale. In questo contesto, la distribuzione delle risorse regionali – come denuncia il dirigente Romano – continua ad essere assolutamente sbilanciata”.

“I cittadini abruzzesi, infatti – prosegue il Pd – si trovano oggi a fronteggiare liste di attesa lunghissime e un sistema sanitario inefficiente, che rischia di collassare a causa dei tagli che saranno necessari per colmare i buchi economici creatisi in questi anni di malgoverno della destra. La situazione è particolarmente critica per la Asl 1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona, maglia nera in Abruzzo con un debito di circa 46 milioni di euro; già oggi le liste di attesa sono interminabili, con i cittadini costretti a curarsi altrove o a rivolgersi alla sanità privata se hanno le possibilità economiche per farlo”.

“Non solo – si aggiunge – Nella provincia dell’Aquila la carenza di personale è ormai cronica, il sistema sanitario nelle zone interne è deserto, le strutture sanitarie sono assolutamente inadeguate. Si pensi che all’Ospedale San Salvatore i parenti dei pazienti ricoverati, in alcuni casi, sono costretti ad acquistare in farmacia, di tasca propria, i farmaci necessari per le cure, perché non disponibili nei reparti. Succede in Pediatria, ad esempio, dove sono ricoverati i pazienti più fragili, le nostre figlie e i nostri figli; accade in altri reparti, anche al Pronto Soccorso, con i parenti dei pazienti costretti ad acquistare anche farmaci da somministrare in emergenza”.

“È in queste condizioni che il personale medico è costretto a operare, e il suo impegno è encomiabile vista la condizione generale. Aggiungiamo che parenti di malati di cancro ci hanno raccontato che sono stati costretti a recarsi a Sulmona, di tasca propria, per ritirare una scatola di un farmaco chemioterapico che era finito all’Aquila. Questa è la situazione che ci viene segnalata, ogni giorno. E a fronte di un buco di bilancio di quasi 70 milioni di euro, che significherà ulteriori tagli, e un servizio assolutamente inefficiente, il dirigente dell’Asl 1 Ferdinando Romano l’incarico è stato prorogato di un altro anno: una decisione che continuiamo a trovare sconcertante.”

«Apprezziamo però – almeno – che Romano abbia finalmente preso le difese dell’Azienda sanitaria locale dell’Aquila, penalizzata da una cattiva gestione politica che, finora, il dirigente aveva sempre insabbiato. Romano lo ha messo nero su bianco, nel piano di razionalizzazione inviato alla Regione e rivelato questa mattina dal quotidiano digitale Abruzzoweb, che sul deficit dell’azienda provinciale pesa anche l’insufficienza dei finanziamenti ricevuti dalla Regione Abruzzo, che non si prende carico conto della vastità del territorio da coprire, molto superiore a quello delle altre ASL. L’ASL 1 ha competenza su un territorio che ha una superficie di 5.047 chilometri quadrati, quasi il doppio di quella dell’ASL di Chieti, due volte e mezzo quella dell’ASL di Teramo, quattro volte quella di il territorio che fa capo all’azienda sanitaria locale di Pescara. E con una densità abitativa molto più bassa, pari a circa 58 abitanti per chilometro quadrato, rispetto ad esempio ai 255 abitanti della provincia di Pescara. È chiaro che i costi per garantire il servizio sanitario sono molto più alti, considerata anche l’orografia della zona e le strade difficili. Nonostante ciò, i finanziamenti regionali continuano ad essere distribuiti esclusivamente sulla base del numero dei residenti e, quindi, per l’anno 2024 sono stati riconosciuti all’ASL dell’Aquila circa 612 milioni di euro, a fronte dei 786 milioni di euro garantiti all’ASL dell’Aquila. Asl di Pescara, dei 611 milioni assegnati all’Asl di Chieti e dei 625 assegnati all’Asl di Teramo. Un meccanismo da cambiare”.

“Romano lo ha finalmente denunciato: il sindaco dell’Aquila, presidente del comitato ristretto dei sindaci della provincia, che evidentemente non vuole – o non può – criticare le scelte di un governatore del suo stesso partito e che, per questo, preferisce tacere, anteponendo gli interessi politici al diritto alla cura dei cittadini, uomini e donne, tace. Ancora una volta, Pierluigi Biondi tradisce il suo popolo”, conclude il Pd.



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