Gas ed energia elettrica sono stati ripristinati, quello che manca ora è l’acqua potabile (è in corso un intervento di emergenza e il ripristino è previsto entro oggi, lunedì 1 luglio, come comunicato da Acqua Novara Vco). Questa la situazione aggiornata a Macugnaga dopo le forti piogge di sabato 29 giugno che hanno provocato ingenti danni per milioni di euro.
A Varzo, l’altro comune più colpito da frane e alluvioni, resta chiusa la strada tra San Domenico e Ponte Campo, via di accesso all’Alpe Veglia.
Intanto i tecnici della Regione Piemonte continuano senza sosta i sopralluoghi nelle zone colpite dal maltempo della scorsa settimana, con l’obiettivo di consentire la stesura del verbale necessario per la richiesta dello stato di emergenza.
«Anche oggi i tecnici dei Lavori pubblici e della Protezione Civile sono impegnati in una serie di sopralluoghi per definire una prima stima dei danni. Dalle valutazioni attuali i danni sono ingenti, ma fortunatamente non riguardano persone. I numerosi interventi di messa in sicurezza del territorio realizzati negli ultimi anni, dopo le alluvioni del 1994 e del 2000, hanno permesso di limitare l’impatto di una perturbazione molto violenta. Da molte ore la nostra Protezione Civile sta lavorando con grande professionalità e impegno per affrontare questa emergenza insieme ai sindaci e alle Prefetture per superare velocemente e insieme questa situazione”, dichiara il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
I moduli operativi di Asti, Torino e Novara della colonna mobile regionale della Protezione civile sono al lavoro nel Vco per la bonifica del fango, la pulizia delle strade e lo svuotamento delle cantine allagate. A Macugnaga sono in corso i lavori di ripristino dell’acquedotto danneggiato, mentre è ripresa l’erogazione del metano. La strada per l’Alpe Veglia è ancora interrotta.