“Grazie agli albergatori per la loro solidarietà” – .

“Grazie agli albergatori per la loro solidarietà” – .
“Grazie agli albergatori per la loro solidarietà” – .

E’ Ripresa questa mattina all’alba l’evacuazione dei turisti bloccati a Cogne a causa di frane che hanno interrotto il traffico verso il fondovalle. Secondo una prima stima dovrebbero essere circa 600. Domenica gli elicotteri della Protezione civile e della Guardia di finanza hanno effettuato 92 turni portando complessivamente 499 persone al campo sportivo di Aymavilles. Nel comune della valle del Gran Paradiso Sono in corso i lavori per il ripristino dell’acquedotto e ne viene fatto uno primo conteggio degli ingenti danniLa strada regionale è bloccata in tre punti e saranno necessarie “diverse settimane” per ripristinare il flusso del traffico, con la stagione turistica quasi completamente compromessa. “Siamo fiduciosi di poter salvare la stagione turistica. Cogne è un luogo che vive di turismo e stiamo lavorando per trovare un sistema che ci consenta di portare in tempi brevi i nostri affezionati vacanzieri a Cogne”, ha detto il sindaco Franco Allera -. L’evacuazione dei turisti è ripresa questa mattina. elicottero, ce ne sono ancora 600 da portare a valle. Abbiamo anche in programma di aprire una strada carrabile per Valnontey e di sistemare l’acquedotto a breve”.

Stiamo cercando di ripartire e tornare alla normalità, anche a Cervinia. Nonostante si temono nuove esondazioni del torrente Marmore, decine di persone, tra cui molti volontari, sono impegnate fin dall’alba a ripulire i numerosi edifici invasi dal fango: sono almeno una trentina gli esercizi commerciali (bar, ristoranti, negozi) nel via centrale che sono state gravemente danneggiate. In alcuni condomini lo erano i seminterrati con i contatori sono stati allagati ed è stata interrotta la fornitura di energia elettrica: per risolvere il problema furono attivati ​​i generatori. Domenica sera il livello delle Marmore è tornato ai livelli di allerta e il paese ha vissuto momenti di paura prima che la situazione di emergenza si risolvesse. Per valutare lo stato del torrente, soprattutto in quota, Oggi è previsto il sorvolo di alcuni tecnici in elicottero.

Santanchè: “Grazie agli albergatori per la solidarietà”

“C’è un momento di dolore e un momento di solidarietà. La rabbia giustificata, però, non deve lasciare spazio alla disperazione. Certo, facile a dirsi. Ma vi garantisco: l’attenzione del governo Meloni e del ministero del Turismo è massima per quanto sta accadendo in Valle d’Aosta e Piemonte. Non sarai solo – afferma la Ministra del Turismo Daniela Santanchè -. La richiesta dello stato di calamità è un primo piccolo passo. Un ringraziamento particolare agli albergatori che hanno aperto gratuitamente le loro strutture per accogliere i visitatori, duramente colpiti dall’emergenza, dimostrando così il forte spirito di solidarietà che contraddistingue il settore turistico. Faremo tutto quanto nelle nostre competenze per fronteggiare la situazione”.

In Piemonte, nel Verbano-Cusio-Ossola, sono state effettuate evacuazioni 120 persone bloccate nella zona dell’Alpe Veglia e solo a Macugnaga, in Valle Anzasca, lo sono Sono caduti 182 mm di pioggia e il sindaco ha invitato i turisti ad abbandonare la zona. Decine di persone sono sfollate nelle valli alpine torinesi colpite da temporali e grandinatequest’ultimo soprattutto in pianura. Nelle Valli di Lanzo ha piovuto per oltre dieci giorni e l’acqua ha fatto ingrossare la Stura oltre il livello di guardia. Frane nella zona di Oulx, in Val di Susa, e a Usseglio, in Val di Viù, dove i vigili del fuoco sono riusciti a salvare un pastore rimasto bloccato a 150 metri di altezza. A Locana, in Val Orco, 37 sono stati portati via da un ristorante rimasto isolato a causa di una frana. Evacuato un condominio a Chialamberto, in Val Grande. Diversi tratti della strada 460 sono chiusi, uno per la frana sopra Locana, a Fornolosa, dove sassi e fango sono caduti dalla montagna sull’asfalto. Tanti gli interventi dei Vigili del Fuoco come a Montanaro dove è stata soccorsa una famiglia belga con una bambina di 3 anni rimasta bloccata in auto a causa dell’esondazione del torrente Orco.

Danni in diversi comuni del Canavese occidentalein particolare in una strada di Busano dove un tornado ha distrutto una casa. Scattata una vecchia e suo figlio sono stati salvatiche sono rimasti bloccati nelle loro case. “I danni più gravi si sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e Lanzo e nella zona di Macugnaga”, ha riferito il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, rimasto in contatto con la Valle d’Aosta Regione e comunica di aver parlato al telefono con il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per richiedere lo stato di emergenza.

Un acquazzone si è abbattuto anche sul Canton Ticino, in Svizzera, dove si contano tre mortiun disperso e decine di persone evacuate in Vallemaggia a seguito di una serie di frane. In Valle d’Aosta e Piemonte è previsto un graduale miglioramento dalla serata, specie nelle zone pianeggianti. Per domani sono previste piogge e temporali in Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, regioni per le quali la Protezione Civile ha diramato in molte zone un’allerta gialla.

Pichetto promette “misure straordinarie”

Da domenica sera gli uomini della Protezione civile del Piemonte guidati dal responsabile del settore Franco De Giglio sono al lavoro per seguire l’andamento della perturbazione e coordinare gli interventi della Protezione civile in stretta collaborazione con le Prefetture. “Sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e fino a notte fonda l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte – afferma il presidente della Regione Alberto Cirio – il danni più gravi si registrarono sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e Lanzo e nel territorio di Macugnaga. La Sala Regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima valutazione dei danni e per individuare con i Comuni i primi interventi urgenti di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho parlato telefonicamente con il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato di emergenza”.

1 luglio 2024

 
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