se il 90% dell’Atalanta campione d’Italia Under 16 è del territorio – .

se il 90% dell’Atalanta campione d’Italia Under 16 è del territorio – .
se il 90% dell’Atalanta campione d’Italia Under 16 è del territorio – .

Nel mondo del lavoro dell’Atalanta chi ha vinto l’Europa League Sembrano Carnesecchi, Ruggeri, Francesco Rossi and Scalvini, entrarono a Zingonia quando erano così alti, mentre Zappacosta Vi arrivò a diciotto anni, per giocare nella Primavera, dopo aver maturato esperienze a Sora e Isola Liri. Nella rosa Under 16 del Alessio Gambirasio che si è appena laureato Campione d’Italia, vincendo il primo scudetto della sua storia, “Il 90 per cento è composto da calciatori lombardi, in maggioranza di Bergamo e provincia.” Le parole sono di Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro per un anno, degno erede di Mino Favini che, dodici mesi fa, accettò la proposta del Percassi (Luca lo definì: “Una delle nostre più grandi acquisizioni”) e sinistra l’Inter, dopo un’esperienza di 33 anni segnata da 19 titoli vinti nelle categorie giovanili e un battaglione di giocatori scoperti e lanciati in orbita sotto la sua gestione.

Dopo il disastro del Nazionale Di Spalletti al Europei, Sameden ha rilasciato una lunga e più che mai interessante intervista a Paolo Vavassori per L’Eco di Bergamo, lo storico quotidiano bergamasco, 144 anni e logoro. C’è da sperare che ci sia Federazione e dentro Lega leggere e diffondere, soprattutto nei giorni in cui la questione del settore giovanile è imminente perché le dichiarazioni del miglior allenatore del nostro calcio suonano particolarmente significative. Cogliere un fiore da un fiore: “I risultati sportivi sono belli, ma non sono certo l’obiettivo principale del settore giovanile. I ragazzi della prima squadra sono il vero campione del settore giovanile“. E, già da questa stagione, hanno gradualmente respirato l’aria della prima squadra Bonfanti (2002), Vismara (2003) Dal Lungo (2003), Comi (2005), Conferenza (2005), Ceresoli (2003), Cortinovis (2001), Mendicino (2006), Manzoni (2005), Matteo Colombo (2004), Dai nipoti (2003), Moustapha Cisse (2003), Sirena Diao (2005), arrivato a gennaio dell’Hellas Verona come parte dell’operazione Lui.

Secondo effetto di squadra, L’Atalanta Under 23 di Francesco Modesto e del DS Fabio Gatti. “Per il dirigente di un settore giovanile, che lavora con un Under 23 – ha osservato Samaden – E’ una cosa fantastica, un sogno diventato realtà. Una delle soddisfazioni più grandi è stata non aver rivisto Vlahovic in Primavera a un certo punto della stagione. Vedere lui e Comi salire di sopra è il risultato di un lavoro mirato alla crescita e alla valorizzazione. Ottima la collaborazione con Fabio Gatti e gli allenatori Modesto e Bosi, e anche Gasperini ha avuto un ruolo fondamentale nell’inserimento dei giovani in prima squadra. Il mio primo anno all’Atalanta è stato un anno estremamente positivo. Sono stato accolto in modo eccezionale e ho potuto lavorare in un ambiente che valorizza le persone. Fondamentale per il mio inserimento è stato il sostegno del presidente Antonio Percassi e del figlio Luca. La qualità umana del gruppo di lavoro è ciò che mi ha colpito di più. Sono particolarmente orgoglioso del cammino fatto dall’U23, che ha valorizzato tanti giovani talenti come Regonesi, Palestra e Mendicino”.

E a proposito dei ragazzi italiani che faticano ad arrivare in prima squadra, Samaden ha le idee chiare: “In Italia c’è una grande difficoltà a trovare spazio per i giovani talenti. Anche se abbiamo vinto il campionato europeo under 19, pochi di questi giocatori hanno trovato spazio nella prima squadra. All’estero, invece, i giovani sono spesso titolari. Calafiori è dovuto andare all’estero prima di rientrare e affermarsi in Serie A e la cosa che mi colpisce è che si parla di lui da giovane. BENE, Calafiori ha 22 anni; i giovani per me sono quelli del 2006 e del 2007. All’estero i giocatori del 2004 hanno già fatto 50-60 presenze con i titolari. Qui un 2002 è considerato giovane e questo è un problema culturale tutto italiano. L’Atalanta è un’eccezione in questo panorama, è un’isola felice, ma serve un cambiamento culturale a livello nazionale. Recuperare i talenti del territorio è un altro obiettivo che l’Atalanta persegue. Il campionato Under 16? Il segreto era concentrarsi sulla crescita dei ragazzi, non sul risultato finale. L’allenatore Alessio Gambirasio ha fatto un ottimo lavoro. Il gruppo U16 è composto al 90% da giocatori lombardi, molti dei quali provengono da Bergamo e provincia. È una strategia che dovremo continuare a seguire ancora di più in futuro: tante volte andiamo a cercare lontano quello che abbiamo a pochi chilometri di distanza. E cito il caso di Sebastiano Araboni che abbiamo preso a gennaio da Virtus Ciserano”. Araboni è nata nel 2008, è appena diventata Campione d’Italia contro l’Under 16, ha giocato nella squadra di Ciserano, il comune che, amministrativamente, al numero 46 di Corso Europa, ospita il Centro Sportivo Achille e Caesar Bortolotti, posizione Zingonia. Tutto è trattenuto.

Italia, non siamo un sistema

 
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