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l’obbligo decade ma il direttore sanitario può mantenerlo – .

l’obbligo decade ma il direttore sanitario può mantenerlo – .
l’obbligo decade ma il direttore sanitario può mantenerlo – .

Mascherine: non obbligatorie ma fortemente consigliate. È scaduta l’ordinanza che prorogava fino al 30 giugno l’obbligo di avere dispositivi di sicurezza nei reparti ospedalieri con pazienti fragili e nelle residenze socio-sanitarie e negli hospice e oggi, 1° luglio, il Ministero della Salute ha diffuso una circolare in cui dichiara

“valutato l’attuale andamento clinico-epidemiologico dell’infezione da SARS-CoV-2 e delle sindromi simil-influenzali, la disponibilità di vaccini contro le principali infezioni virali respiratorie acute, le accresciute capacità diagnostiche e le evidenze scientifiche sull’efficacia dei dispositivi di protezione individuale nel ridurre la trasmissione virale, Si raccomanda ai Direttori Sanitari, in qualità di titolari delle funzioni sanitarie ed igieniche, valutare l’opportunità di predisporre nei loro contesti l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Per quanto riguarda il personale, i Direttori Sanitari adotteranno ogni misura idonea a tutelare la loro salute.

Nelle strutture in cui non è presente un Direttore Sanitario (ad esempio centri diurni, comunità, ecc.) spetta al legale rappresentante dell’Istituzione, d’intesa con il medico competente, individuare le opportune misure di protezione.

IN LOMBARDIA

Anche La Regione Lombardia è intervenuta lasciando libertà di disposizione ai direttori sanitari:

Si ricorda che nelle strutture sanitarie sono in vigore le ordinarie attività di prevenzione e controllo della diffusione delle malattie infettive Sono responsabile della Direzione Sanitaria; per le Strutture Socio-Sanitarie, quali RSA e RSD, in cui non è presente un Direttore Sanitario, tali funzioni sono svolte dal medico responsabile, se presente. A loro è pertanto demandata l’attuazione delle misure IPC necessarie a garantire un ambiente salubre e ridurre il rischio di contagio.

Per quanto ti riguarda tamponi, la nota della Regione afferma

  • Per quanto riguarda l’esecuzione dei test per la rilevazione del SARS-CoV-2, ferma restando l’autonomia delle Strutture, si raccomanda:
    • eseguire test diagnostici in tutti i pazienti con sindromi respiratorie febbrili;
    • esecuzione di test di screening nelle seguenti situazioni:
      o per ricoveri (preospedalieri e in Pronto Soccorso) nei reparti di ematologia, oncologia, trapianti e patologia della gravidanza;
      o per tutti i nuovi ricoveri in unità residenziali socio-sanitarie in caso di indicazione del medico della struttura, ove applicabile, o del medico curante;
    • la modulazione di tale attività in base alla situazione epidemiologica regionale e locale e ad una valutazione accurata del rischio di diffusione.

ORARIO DI VISITA

Strutture sanitarie

È opportuno dare un’indicazione dell’accesso a solo un visitatore alla volta (un solo visitatore per paziente all’interno della stanza di degenza contemporaneamente). È possibile, solo in alcuni casi selezionati dalla Direzione Sanitaria, consentire l’accesso a più persone contemporaneamente (ad esempio genitori in caso di visitatore minore, paziente con disabilità grave).

Ogni struttura sanitaria – verificati i propri limiti organizzativi e strutturali – garantirà l’accesso almeno due volte al giorno o comunque una maggiore disponibilità di orari di visita, anche durante gli orari dei pasti.

Strutture socio-sanitarie residenziali
Gli orari di visita devono rispettare i requisiti di operatività/accreditamento previsti dalle specifiche tipologie. Per quanto riguarda il numero di visitatori autorizzati all’accesso, si rimanda ai requisiti di operatività/accreditamento previsti dalle specifiche normative.
Il Direttore Sanitario o il medico responsabile, ove applicabile, ha la facoltà di regolare il flusso dei visitatori in situazioni particolari e motivate, comunicate all’ATS competente (ad esempio focolai interni di malattie infettive che possono diffondersi). Ove i requisiti non prevedano un Medico, tale funzione di regolazione delle visite deve essere svolta dal Responsabile dell’Unità di Offerta, sulla base delle indicazioni dell’ATS, informato di eventuali focolai.

 
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